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Il Papa operato segretamente al cuore tre mesi fa

C’è un’operazione al cuore tenuta accuratamente segreta realizzata in una superclinica – discretissima, la Pio XI – sulla via Aurelia, nel calderone delle notizie legate alle clamorose “dimissioni” di Papa Ratzinger. Meno di tre mesi fa Benedetto XVI è stato operato al cuore nella clinica Pio XI sull’Aurelia, a Roma, e gli è stato sostituito il pacemaker nel riserbo più assoluto, scrive il Sole24Ore in uno scoop siglato dal direttore Roberto Napoletano. “L’intervento è andato bene, il Papa si è ripreso regolarmente, non ha mai mancato l’appuntamento con l’Angelus domenicale, ha dimostrato la consueta serenità e buona capacità di sopportazione – si legge sul Sole24Ore – Si è affidato alle mani di Luigi Chiariello, cardiochirurgo di scuola americana, direttore della cattedra dell’università di Tor Vergata, che ha in cura i battiti e le frequenze cardiache del Papa da dieci anni quando, sempre a Roma, gli impiantò il suo primo pacemaker. Il professor Chiariello non ha voluto confermare la notizia e si è trincerato dietro un assoluto no comment”. Ma la conferma è venuta dal portavoce vaticano Lombardi. A quanto risulta “prima e dopo l’intervento il Papa non è mai apparso né turbato né provato, non ha voluto mancare l’appuntamento domenicale con i fedeli anche la mattina dopo l’operazione, e ha sorriso più volte sulle paturnie e le forze nascoste del suo cuore. Chi gli è stato vicino lo ha visto, però, interrogarsi con semplicità e decisione sulla sua capacità di guidare, nel pieno delle forze, la Barca di Pietro e di riuscire ad annunciare il Vangelo, con lo stesso coraggio e lo stesso impegno dimostrati in questi anni, dovendo correre da un angolo all’altro di un mondo in grande trasformazione e percorso da nuove, crescenti disuguaglianze. Il suo assillo era il bene della Chiesa, ne sentiva il peso, tradiva l’angoscia non di continuare a soffrire ma di non avere il vigore necessario del corpo e dell’anima per essere all’altezza della missione da svolgere. Nessuno, però, di chi gli è stato a fianco, in questo passaggio delicato, ha mai neppure immaginato che volesse o potesse prendere una decisione storica come quella di dimettersi. A tutti appariva una persona sana che avvertiva il peso dell’età ma molto rinfrancato dal buon esito dell’intervento”.
Ribadisco quel che ho detto: non ci sono malattie specifiche, si tratta dell’indebolirsi per l’invecchiamentom, iinsiste e ribadisce il portavoce vaticano “L’informazione è corretta, c’è stata sostiuzione di routine delle batterie del pace-maker che già c’era da lungo tempo, quindi non era assoutamente intervento rilevante di nessun genere. Rimane quel che detto, non ha avuto nessun peso nelle decisioni. Il motivo è quello della percezione delle forze che diminuiscono con avanzare dell’età come il Papa ha detto”. Per Lombardi è “deviante cercare qualche occasione o intervento particolare” come motivazione delle motivazioni.Non potrebbe dire diversamente.
Redazione Online-news

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