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Grillo conquista Roma: “Non hanno capito che per loro è finita”. E la folla urla: “A casa”

L’onda montante dello Tsunami grillino e’ giunta a destinazione: diverse decine di migliaia di persone (lui sostiene 800 mila) arrivate in piazza San Giovanni a Roma con i pullman da tutta Italia, altre 150 mila collegate in diretta streaming. Insomma, una forza d’urto notevole per ascoltare Beppe Grillo che chiude di fronte alla basilica romana il suo tour elettorale. E che annuncia al suo popolo entusiasta: ”siamo noi la prima forza politica del paese”. E’ un’onda montante quella che e’ in piazza e quella che entrera’ in Parlamento perche’, annuncia il leader di M5s, ”da domani inizia una fase nuova per l’Italia”. Attacca quindi i partiti, a cominciare dal Pd di Bersani, poi Giorgio Napolitano e, in maniera frontale, la stampa italiana per la quale minaccia anche il taglio delle convenzioni. ”Loro, quelli nelle auto blu non hanno ancora capito quello che sta arrivando: sono dei falliti. Ma e’ finita ed e’ finita in una tristezza incredibile” urla Grillo dal palco. La piazza esulta, lui si interrompe piu’ volte, commosso. Usa parole ”guerriere” per parlare di solidarieta’ e comunita’, le uniche ”armi potenti” dice, che serviranno a ribaltare tutto. Ma il popolo grillino che arriva da tutta Italia a Roma, nella grande piazza che il movimento ha soffiato alla tradizione del movimento di sinistra e sindacale, e’ un popolo pacifico: giovani, donne ed anche molte persone anziane che si accalcano sotto il palco e non solo per sentire le parole del loro leader. Sono li’ a Roma, davvero per esserci, per non mancare ad un evento che e’ stato sapientemente costruito giorno dopo giorno. In un crescendo di aspettativa per la grande data, quella dell’attesa del ‘ribaltone’, il giorno della nuova Liberazione, il giorno che, come va dicendo il loro leader da settimane, potranno raccontare un giorno ai loro nipoti. Lui, Grillo, non delude il suo popolo. E le parole ‘guerriere’ sembrano per lo piu’ quello dirette alla stampa italiana, alle tv nazionali che dovevano essere tenute lontano dal palco, lontano dall’avvenimento. Aperto (inizialmente, ci vorrà la polizia per consentire l’accesso ai giornalisti italiani) solo alla stampa internazionale e a Sky Tv, Tensione e nervosismo che scatena il servizio d’ordine di M5s e gli stessi ‘Angeli a 5 stelle’ che sono li per vigilare sulla piazza, per facilitare l’afflusso delle persone e lo svolgimento della manifestazione. Una preclusione incomprensibile ma di cui da una spiegazione lo stesso Grillo dal palco. ”La stampa internazionale ci segue, e’ interessata al nostro fenomeno. Non la televisione italiana che si accorge di noi solo ora che riempiamo le piazze. Quella tv che si ricorda di fare le riprese solo quando le nostre manifestazioni sono finite. E la piazza e’ vuota”. Argomenti non nuovi, come quelli che snocciola Grillo nel suo discorso dal palco dove, da giorni, si scaglia contro partiti, scandali, costi della politica. Oggi nel mirino ci finisce di nuovo Bersani che lo ha appena definito miliardario. ”Lui e’ figlio di un meccanico e io sono un miliardario. Ma io i miei soldi me li sono guadagnati con il mio lavoro. Non sono un parassita come lui” attacca. Ma il leader di M5s ce ne ha per tutti: ne ha per Casini che ha ”orecchie solo per le richieste di categorie come quelle dei notai. E ne ha anche per il presidente della Repubblica che sulla vicenda Mps non ha battuto come doveva i pugni sul tavolo e non aveva valutato il possibile ‘boom’ del movimento cinque stelleha iniziato a parlare alle 20.50 (dieci minuti prima del previsto) e ha finito il comizio un’ora dopo ma e’ restato sul palco con il sindaco di Parma, un deputato regionale siciliano e Gianroberto Casaleggio all’esordio davanti alla folla. Grillo ha lasciato la piazza su un camper a passo d’uomo, circondato dai suoi fan che l’hanno seguito per tutta Via Merulana fino a Viale Manzoni. Il ‘corteo’ ha bloccato il traffico mentre il leader a ‘Cinque stelle’ salutava dal finestrino.

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