Il Time intervista Grillo: "Solo grazie a me non parte la violenza, la gente non ne può più" - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il Time intervista Grillo: “Solo grazie a me non parte la violenza, la gente non ne può più”

Beppe Grillo parla con il settimanale Time

Stephan Faris, autore dell’intervista a Beppe Grillo sul Time. Il Movimento 5 Stelle punta ad avere il 100 per cento di deputati e senatori, e completata la sua rivoluzione, non avrà piu’ ragion d’essere e si scioglierà. E solo grazie a Grillo se in Italia non non partirà un’ondata di violenza perchè “metà della popolazione non ne può più”.
Beppe Grillo ribadisce il suo no a qualsiasi alleanza con i partiti, primo perchè non li riconosce, secondo vuole la loro disgregazione. E in buona parte c’è già riuscito, spazzando via dal Parlamento i grandi “vecchi”, i trasformisti alla De Pretis che di volta in volta hanno aderito a sigle di partito – fatte nascere post elezioni durante il mandato elettorale – manomettendo volontà popolare e intenzioni di voto.

D: A che cosa attribuisce il suo successo?
Grillo: A Internet. Internet crea trasparenza, un cambio di mentalità, fa stare insieme la gente. Il Papa ha dato le dimissioni in parte per motivi di salute ma anche perché aveva cominciato a usare twitter. La pecorella voleva parlare con il pastore. Secoli di tradizione sono crollate. Ha capito che non era più possibile continuare.
D: Con cosa vuole sostituire i partiti che sta cercando di distruggere?
Grillo: Con cittadini informati, onesti, trasparenti, che fanno il loro lavoro con passione. Due mandati e poi vanno a casa. Non ci sono soldi di carriere in questo movimento.
D: Che cosa le piace meno, i politici o i media?
Grillo: I peggiori sono i media. Forse i giornali regionali sono ok. Ma quello che formano l’opinione pubblica, sette reti tv e tre grandi quotidiani, sono parte del sistema.
D: Perché non dialoga con i partiti ?
Grillo: Fanno finta di essere uno contro l’altro ma, sotto sotto, sosto la stessa cosa. Sinistra e Destra, in Italia, hanno sempre fatto credere di combattersi. Ora, gli accordi che hanno fatto per vent’anni nell’ombra debbono farli in piena luce. Ma se lo fanno, sono morti. Politicamente morti. E allora hanno bisogno di scaricare la loro infelicità politica, la loro disintegrazione politica su di me, dicendo che sono io che non voglio fare il governo, che creo instabilità. Ma io con loro non parlo.
D: Milioni di italiani hanno votato per il M5S per avere leggi contro la corruzione e i costi della politica, misure che il Pd adesso dice di volere realizzare. Perché non accetta l’offerta?
Grillo: Loro parlano di trasparenza dei partiti. Noi parliamo di far sparire i partiti. E’ diverso. Wellington e Napoleone non possono trovare il modo di cooperare insieme. Noi siamo qualcosa di diverso. Il Paese è diviso in due. Quelli che hanno votato (per gli altri partiti) sono gente che non vuole cambiare le cose. Perché hanno pensioni elevate. Con la crisi, i prezzi sono bassi. Forse hanno due case, e voi gli togliete le tasse sulla casa. Ci sono 18 milioni di pensionati, quattro milioni di dipendenti dello stato, 22 milioni di persone. Non tutti, ma una buona parte non vuole il cambiamento perché’ questo permette loro di vivere. Lo Stato è il loro datore di lavoro. Ma le cose cambieranno, perché presto non ci saranno più soldi per i salari dei dipendenti pubblici e le pensioni. No money. La grande industria è morta. Informatica, meccanica, chimica, non c’è più niente in questo paese, Resistevano le piccole e le medie imprese, ma adesso stato anch’esse chiudendo a migliaia. Come possiamo andare avanti? Finanza? Lo Stato?
D: Di cosa ha bisogno l’Italia per un rilancio?
Grillo: Di un forte segnale. Mandarli tutti a casa: chiudere i partiti, togliere loro i soldi (pubblici), immediatamente. Serbe un reddito minimo garantito. Due o tre misure, legge contra la corruzione, conflitto di interesse, separare le attività finanziarie dalle banche. La gente ha sempre votato in cambia di qualcosa. Dammi un voto, ti darò un lavoro. Perché in Sicilia siamo diventati il primo partito? Non per merito mio. Perché non ci sono più soldi. Togli i soldi ai politici, e i politici assumono un’altra dimensione. Dobbiamo togliere loro i soldi.
D: Molte della vostre proposte: la nazionalizzazione delle banche, il referendum sull’Euro non figurano nel vostro programma. Perché?
Grillo: Abbiamo bisogno di discuterle ancora. E dopo le inseriremo nel programma. Dateci tempo. Io ho proposto un’idea base, un punto di partenza, non un piano politico. E’ una visione del mondo, non la sostituzione di una classe politica con un’altra. Noi vogliamo il 100% del parlamento, non il 20%, il 25% o il 30%. Quanto il movimento avrà il 100%, quando i cittadini saranno lo Stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L’obiettivo è di auto-estinguerci.
D: L’ha sorpresa che dei banchieri, come Jim O’Neill di Goldman Sachs, parlino positivamente di lei? Grillo: Devo ammetterlo, mi ha un certo effetto. Hanno capito il vento del cambiamento. Se non c’è lavoro c’è disperazione, le fabbriche chiudono; e cosa fanno le banche? Continuare a speculare? Non c’è più nulla su cui speculare..
D: Avete rapporti con gli indignados spagnoli?
Grillo: Io li ho incontrati. Le due cose sono identiche. Fuori i partiti, dentro i cittadini, limite di due mandati, i corrotti fuori dal parlamento. Ma loro sono soltanto andati in piazza. Anche noi siamo andati in piazza, ma abbiamo raccolto 350.000 firme. Con file di tavoli e le carte d’identità. Loro hanno smesso di andare in piazza e si sono battuti con la polizia, con altri cittadini come loro. Io non ho da imparare da loro. Loro devono capire che con Internet possono fare come noi.
D: Non teme che se voi non avete successo la stessa energia che ha spinto voi possa spingere forze oscure?
Grillo: Io ho incanalato la rabbia in un movimento di popolo che andrà avanti e governerà. Dovrebbero ringraziarci tutti uno a uno. Se noi non si riuscirà, l’Italia dovrà far fronte alla violenza nelle strade. Ma se noi crolliamo, allora questo capiterà. Ogni cosa è cominciata in Italia. Il fascismo è nato qui. Le banche sono nate qui. Noi abbiamo inventato il debito. E anche la mafia. Se la violenza non comincia qui, è per merito del momento. Se noi falliamo, avremo la violenza nelle strade. La gente non ce la fa più.
D: Ritiene che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro?
Grillo: Io non ho mai detto che voglio stare dentro o fuori dall’euro. Ho detto che voglio una corretta informazione. Io voglio un piano B per i prossimi dieci anni, E allora, con un referendum, noi decideremo. Vogliamo conoscere i costi e i benefici. Prima di tutto abbiamo bisogno di essere informati. Se appena uno lascia intendere che potrebbe voler lasciare l’euro è trattato come un pazzo. Non c’è dialogo. Fate allusione, e siete descritti come un demagogo, un pazzo che vuole portare l’Italia al default, un irresponsabile.
D: Ha imparato qualcosa sull’uso di Internet anche da Obama?
Grillo: Obama, se è capace di fare il 5% di quello che dice, è grande. Ma anche lui è imprigionato in un sistema. L’arte del compromesso, che è stata l’arte della politica, non funziona più. I compromessi devono essere tra cittadini, non tra Democratici e repubblicani.Dagli americani io ho preso la meetup platform, da Howard Dean. Lui la usava per raccogliere soldi, io la uso per raccogliere informazioni, riunire forum, non soldi. Questo noi abbiamo copiato dagli Usa, l’uso di Internet.
Molti l’accusano di non essere democratico. Che cosa la dà l’autorità di negoziare oppure no con il PD?
Grillo: Nel nostro movimento c’è una regola. Noi non facciamo accordi con i partiti. Chi ha aderito ha firmato in questo senso, ha accettato questa regola. Non c’è niente più da decidere. Se tu giochi a calcio, sai che non puoi toccare il pallone con le mani ma solo con i piedi.
D: Che cosa pensa che farà tra un anno?
Grillo: tra un anno farò un global tour. Degli spettacoli. E sarò come sono.
D: Si considera ancora un attore?
Grillo: An extraordinary one.

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