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En plein del Pd, Grasso al Senato e Boldrini alla Camera, grillini divisi

En plein del Pd, Piero Grasso al Senato e Laura Boldrini alla Camera, grillini divisi, Il paese ha i due presidenti e forse una chiave di soluzione per lo stallo politico che paralizza le istituzioni. L’ex procuratore nazionale antimafia è stato eletto al termine della quarta votazione, nel corso di un ballottaggio sul filo dell’ultimo voto con lo sfidante del Pdl Renato Schifani. Alla fine lo scrutinio parla di 137 voti a Grasso e 117 per il presidente uscente.
Un esito, quello di oggi, che sovverte tutte le indiscrezioni della vigilia, e segna un punto a favore del Pd. Non tanto perché il partito di Bersani ottiene il controllo di entrambe le camere, ma per la prova di innovazione data con la scelta di due nomi fuori dagli schemi della “vecchia politica”. Non a caso il dilemma della scelta a Palazzo Madama tra Grasso e Schifani ha segnato un prima importante spaccatura tra i senatori del M5S. Dopo una lunga e tesa riunione, malgrado l’evidente diversità di profilo tra i due candidati, la decisione presa a maggioranza è stata quella di non appoggiare nessuno dei due, ma la scelta nel segreto dell’urna potrebbe essere stata disattesa da un certo numero di senatori, a cominciare da quelli eletti in Sicilia. Grasso ha ottenuto infatti 15 voti in più rispetto al pacchetto garantito da Pd-Sel. Preferenze arrivate evidentemente dal M5S o dai centrisiti. Anche Scelta civica è stata dilaniata infatti dalle divisioni e alla fine ha deciso per la scheda bianca, ma non senza forti malumori interni.
Laura Boldrini, ex portavoce dell’Unhcr, è la terza donna a presiedere Montecitorio, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti. Il suo discorso, di rottura rispetto agli standard del passato, è stato molto applaudito, non solo dai banchi del centrosinistra ma anche dalle file del Movimento Cinque Stelle.
Contestazioni contro Berlusconi al momento del suo arrivo a Palazzo Madama. Dura replica del Cavaliere: “Vergognatevi”.
“Rivolgo il primo discorso a quei cittadini che stanno seguendo i lavori di quest’aula con apprensione e speranza per il futuro di questo Paese. Il Paese mai come oggi ha bisogno di risposte rapide ed efficaci all’altezza della crisi sociale, economica, politica che sta vivendo”. Così Piero Grasso, neo presidente del Senato. “Mai come ora la storia italiana si intreccia con quella europea. Entrando qui mi ha colpito l’affresco sul soffitto con 4 parole: lavoro, giustizia, diritto fortezza e concordia di cui il paese ha disperatamente bisogno come della pace sociale”. “Siamo in un passaggio storico straordinario, abbiamo il diritto della responsabilità di indicare un cambiamento possibile, dobbiamo iniziare una nuova fase costituente che sappia stupire e stupirci”.

“Uomini e donne di diversa cultura hanno saputo darci una delle carte costituzionali più belle e più moderne del mondo”, ha aggiunto Grasso nel suo discorso dopo l’elezione alla presidenza del Senato. “Nei 152 anni della nostra storia soprattutto nei momenti più difficili abbiamo saputo unirci, superare le differenze, affermare i valori comuni e trovare insieme un cammino condiviso”.

Poi il neo presidente del Senato Grasso ricorda in Aula l’anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione della scorta. Tra gli applausi dell’intero emiciclo. “A loro va il nostro omaggio deferente e commosso”, commenta Grasso che ricorda in Moro “un esempio”.

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