Governo, Napolitano incarica Bersani - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Governo, Napolitano incarica Bersani

Pdl: “Senza di noi nessuna maggioranza”. Sondaggio Sky, il 58% risponde che il segretario del Pd non ce la farà, il 42% dice sì
Napolitano ha incaricato, dopo un’ora di colloquio iniziato alle 17, Pierluigi Bersani per la formazione di una governo. Un mandato “esplorativo” che dovrà terminare entro il più breve tempo possibile. Bersani dovrà verificare l’esistenza di un sostegno parlamentare certo, tale da consentire la formazione di un governo che ai sensi del 1° comma dell’art. 94 della Costituzione abbia la fiducia delle due Camere. “Egli mi riferirà, sull’esito della verifica compiuta, appena possibile”, ha sottolineato il capo dello Stato.La nomina del presidente del consiglio, secondo la disciplina sancita dalla Costituzione, ”e’ subordinata alla formazione di un governo in grado di ottenere la fiducia delle Camere” e consente al Capo dello Stato, “specie in assenza di risolutivi risultati elettorali, la necessaria discrezionalità anche attraverso la creazione di diverse figure di incarico”. Lo ha voluto ricordare Giorgio Napolitano, nel motivare la sua scelta di affidare a Pier Luigi Bersani l’incarico di verificare la possibilità di formare un nuovo governo. Napolitano ha sottolineato di aver “ripercorso la prassi costituzionale quale si e’ venuta consolidando ed evolvendo per ciò che concerne il procedimento volto alla formazione del governo”, ricordando le valutazioni di un “autorevole studioso ed interprete della nostra Legge fondamentale”, come Enzo Cheli. Il costituzionalista, ha aggiunto Napolitano, ha rilevato la “particolare stringatezza” della Costituzione sulla disciplina relativa alla nomina del presidente del Consiglio, subordinata “soltanto al fine della formazione di un governo in grado di ottenere la fiducia delle Camere”. Soluzione difficile, ha detto Napolitano. Ce la farà? Un sondaggio Sky dice no il 58 per cento, il 42per cento dice si. Berlusconi: “Senza di noi nessuna maggioranza, Bersani ne deve prendere atto”. Domani primi incontri con le parti sociali per presentare il programma delle riforme per trovare le intese e poi lunedì con le forze politiche. E’ già no da parte del M5S, non danno la fiducia in bianco epoi – dicono – il Pd non ha rinunciato alla quotadei rimborsi elettorali. Sarà difficile vincere la battaglia soprattutto al Senato. Redazione Online News

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login