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Pranzo da Papi a Castelgandolfo, oggi Francesco da Benedetto

Non ci sarà la diretta tv, ma qualche foto e un breve video forse sì, per quello che è un incontro inedito nella storia: due Papi l’uno davanti all’altro. E che uno sia in carica e l’altro solo “emerito”, in virtù della sua decisione-shock di rinunciare al pontificato, cambia poco essendo entrambi Vicari di Cristo in terra. Mai, comunque, un Pontefice ha incontrato, ha parlato e – come succederà oggi a Castel Gandolfo – è rimasto persino a pranzo con un suo predecessore.

Quale migliore fotografia si potrà avere del fatto che neanche il papato va considerato come uno status definitivo, con caratteri di unicità, ma soggetto anch’esso alle libere decisioni degli uomini? Oggi, a dieci giorni dall’elezione, papa Francesco andrà quindi in visita al suo predecessore Benedetto XVI. Alle 12.00 Bergoglio è partito in elicottero dall’eliporto vaticano – paradossalmente la stessa cosa fatta da Benedetto XVI la sera del 28 febbraio, al momento di lasciare il pontificato – ed è atterrato dopo circa un quarto d’ora in quello di Castel Gandolfo, a poca distanza dalla residenza pontificia sui Colli Albani dove il “Papa emerito” vive dall’inizio della sede vacante. Lì c’è stato lo storico incontro, seguito da un pranzo.
Francesco e Benedetto sono rimasti insieme da solo per poco meno di un’ora e hanno anche pregato insieme, inginocchiati sullo stesso banco. A riferirlo e’ Padre Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, uscendo dal Palazzo apostolico di Castel Gandolfo dove si e’ svolto lo storico incontro fra Jorge Mario Bergoglio e Joseph Ratzinger. Il colloquio privato e’ avvenuto nella Sala della biblioteca, quella dove il Papa riceve gli ospiti d’onore in visita al Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. “Al colloquio erano presenti soltanto loro due”, sottolinea Padre Lombardi e quindi “non e’ dato da riferire nulla sui suoi contenuti”. In ogni caso, Padre Lombardi fa osservare come la durata di 45 minuti attesti come il colloquio fra loro non sia stato solo un formale saluto. Al termine, il rientro di papa Francesco in Vaticano. Prima di rendere visita a Ratzinger, che pure ha sentito già due volte per telefono appena eletto e il 19 marzo per gli auguri dell’onomastico, Bergoglio ha voluto attendere qualche giorno, e dare inizio ufficiale al suo ministero petrino. Riti che Joseph Ratzinger ha seguito con attenzione, ma soltanto in tv. Quella di oggi sarà una sorta di passaggio delle consegne, mai avvenuto in due millenni di storia del cristianesimo.

E non é neanche possibile immaginare di quante e quali cose i due potranno parlare, in una vicenda che li lega e li unisce (ma anche li divide) da almeno otto anni, essendo stato Bergoglio il principale rivale di Ratzinger nel Conclave del 2005, che elesse appunto Benedetto XVI. E ora, alle dimissioni di quest’ultimo, é proprio lo sconfitto di allora che ne prende il posto, con tutto quello che significa in termini di svolta nel governo della Chiesa. Non è dato sapere se papa Francesco chiederà consigli al suo predecessore, essendo tra l’altro ora alle prese con le decisioni sul futuro della Curia.

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