Ignazio Marino candidato Pd al Campidoglio, ma quanta fatica
Ci mancava lo scandalo sulle primarie Pd per il Campidoglio, rom in fila ai seggi (pilotati da associazioni e cooperative sociali?), sospetti di voti di scambio, irregolarità denunciate da un paio di candidati. Ha vinto Ignazio Marino, e forse è la scelta migliore, ma quanta fatica. Il senatore è medico, ma non romano, freddo, conosce Totti ma non il capitano della Lazio, dei problemi di Roma – sanità a parte – sa poco o n ulla.E’ comunque la fine di un modello, di un ciclo. Si frega le mani Alemanno e sorride Marchini. Il Pd a Roma non ha umna figura forte, carismatica, ma pensa, si illude di vincere a mani basse, visto la fallimentare gestione capitolina della banda-Alemanno. Ma adesso ci sono i grillini, ben più di una variabile impazzita, e non si sa più come andrà a finire. D’altra parte a piazza del Nazareno non c’è un personaggio forte, capace di alzare la voce e mettere ordine. E Bersani trema. I romani hanno altro da pensare, per il momento. Ma dopo il derby…
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