Camere con vista, una costosissima reggia. Ma l’inquilino non è sovrano, è un servitore
Era una reggia, il palazzo reale, e tale è rimasto. Il complesso del Quirinale, al centro dell’attenzione del paese oggi in vista della elezione del capo dello Stato,è uno schiaffo alla miseria, una incongruenza. E’ una reggia, gestito e amministrato come un palazzo reale (vedi scheda in questa pagina), mille settecento addetti, oltre 300 milioni di budget all’anno. Ma perchè? Il presidente della Repubblica è un sovrano, un imperatore, o solo un servitore del paese,rappresentativo al massimo livello possibile e ben retribuito. Parliamo di rappresentanza, non di sovranità. Il capo dello Stato è arbitro e punto di riferimento. Non governa e sul Colle non c’è il palazzo del potere. Servono tutte quelle stanze, tutti quegli uomini? Una residenza più modesta sarebbe considerata meno dignitosa? Papa Francesco docet, si può essere il capo della cristianità e vivere sotto lo stesso tetto di altri cardinali, nella residenza di Santa Marta. E allora il presidente, lautamente retribuito e con a disposizione tutti i benefit possibili, tutta l’assistenza, tutto il personale necessario, non potrebbe abitare a casa propria, mantenere sul Colle un pur sontuoso appartamento di rappresentanza, gli uffici, i consiglieri, i consulenti e financo i corazzieri? Sarebbe un risparmio colossale poi se nello spazio – enorme – liberatosi, vi si facessero insediare uffici di Stato di competenza istituzionale del presidente, liberando altre prestigiose location, a cominciare dal Csm, Consiglio di Stato, etc. Con i soldi risparmiati si potrebbe fare parecchio. Chissà se il nuovo inquilino del Colle ci farà un pensierino. Sarebbe una svolta significativa, epocale. Ma questo i saggi non l’hanno suggerito.
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