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Marino: cambiamo tutto. Nuove regole nelle aziende comunali

Marino che ha parlato di “regole e percorsi comuni nel mondo anglosassone, dove vige la regola della chiarezza di obiettivi”

MarinoIncompatibilità con la carica di ad nelle società del gruppo Roma Capitale per chi ha ricoperto la carica di sindaco, assessore o parlamentare. Divieto di cumulo di incarichi in più enti facenti capo al Campidoglio. Obbligo di pubblicazione online dei curricula e degli stipendi dei vari manager. Possibilità di revocare gli amministratori che non raggiungono gli obiettivi fissati in un’apposita dichiarazione firmata al momento dell’accettazione dell’incarico. Via libera della Giunta comunale alla delibera che definisce gli “Indirizzi per la nomina dei rappresentanti di Roma Capitale presso societa’, enti e istituzioni”. La delibera, che passa ora all’attenzione dell’Assemblea capitolina per l’approvazione definitiva, “è una rivoluzione per la città, un passo straordinario nel solco della trasparenza”, ha detto il sindaco Ignazio Marino che ha parlato di “regole e percorsi comuni nel mondo anglosassone, dove vige la regola della chiarezza di obiettivi”.

E’ stata così approvata oggi dalla giunta capitolina una delibera (dal titolo ‘Indirizzi per le nomine dei rappresentanti di Roma Capitale presso società, enti e istituzioni’) che guardando ai modelli in ‘stile british’ rivoluziona i processi di nomina e designazione dei rappresentanti del Comune di società, enti, aziende e istituzioni che fanno riferimento a Roma Capitale, le cosiddette ‘municpalizzate’.

Tra le novità: un avviso pubblico ‘internazionale’ da bandire cinque mesi prima della scadenza

dei Cda, aperto a professionalità extracomunitarie ma ‘chiuso’ per chi ha ricoperto nei precedenti due anni incarichi istituzionali, da sindaco a parlamentare, da assessore a consigliere comunale.

“Abbiamo approvato in giunta una delibera molto importante che cambierà tutto – ha spiegato il sindaco di Roma Ignazio Marino – Rivoluzionaria dal punto di vista della trasparenza. Riguarda le nomine e la designazione dei rappresentanti di Roma Capitale nelle aziende, enti e istituzioni che fanno riferimento al Comune. Quindici articoli che faranno uscire da un’epoca grigia, di incertezza e discrezionalità nella scelta di cariche così importanti. Abbiamo deciso delle incompatibilità: chi nei due anni precedenti è stato sindaco, assessore, consigliere comunale, municipale o parlamentare non può assumere la carica di amministratore delegato di un ente. Abbiamo stabilito anche un divieto di cumulo degli incarichi. In un altro articolo abbiamo chiarito che la rappresentanza di genere nei Cda non potrà essere inferiore ad un terzo”, ha concluso il primo cittadino.

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Source: Online-news.it

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