Arrivano i tagli: reparti accorpati, meno primari e nuovi manager - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Arrivano i tagli: reparti accorpati, meno primari e nuovi manager

ospedaleTagli ai primari e accorpamenti dei reparti. Per la sanità del Lazio c’è una corsa contro il tempo per evitare che il disavanzo torni a salire, come ha denunciato il tavolo di verifica con i Ministeri. Così, i direttori generali dovranno consegnare entro un mese i nuovi atti aziendali in cui inserire un taglio importante, richiesto dalla spending review. La riduzione del 35 per cento delle Unità operative complesse, vale a dire dei primari. Alcuni esempi: al Policlinico Umberto I il direttore generale, Domenico Alessio, ha quasi completato l’atto aziendale. Qui la razionalizzazione è particolarmente delicata visto che esistono reparti con un primario ma senza posti letto. Alessio alla Regione proporrà di diminuire le Unità operative complesse da 141 a 101. Altro esempio, l’Asl Roma C (Cto e Sant’Eugenio): qui il taglio su cui sta lavorando il direttore generale Antonio Paone prevede di ridurre i doppioni, visto che ci sono Unità operative con la stessa specializzazione. Il piano prevede di passare da 103 a 89 Unità operative. A questo dato vanno ad aggiungersi i numeri delle Uos (unità operative semplici) che passeranno da 84 a 25.

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