AssoTutela: “Spata l’immarcescibile anche all’emergenza” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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AssoTutela: “Spata l’immarcescibile anche all’emergenza”

regione-lazio1“Il Lazio non è una Regione per giovani. Molte poltrone, specie nella sanità, sono saldamente ancorate a rappresentanti della quarta età, anche d’importazione. Il plurinominato Giuseppe Antonio Spata ne è la prova vivente”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando l’astrusa formula con cui il commissario alla Sanità del Lazio Nicola Zingaretti, ha nominato il consumato manager della sanità lombarda a un non ben definito ruolo nell’Ares 118: Soggetto Attuatore per dare impulso alle procedure previste per il futuro affidamento del servizio di emergenza-urgenza sull’intero territorio regionale. “Complimenti – dichiara Maritato – neanche il miglior Azzeccagarbugli nostrano sarebbe riuscito a formulare tanto contorta attribuzione per definire una situazione che ha un solo nome: fallimento”. Il presidente si sofferma poi sulle vicende che hanno portato Giuseppe Antonio Spata nel Lazio. “Licenziato dalla giunta Formigoni per raggiunti limiti di età – nel 2011 ne aveva 70 – è approdato nella nostra regione, Refugium peccatorum, nominato dall’esecutivo Berlusconi, ministro alla Salute Ferruccio Fazio, per risanare il disavanzo, controllato in un primo momento ma poi di nuovo in risalita, tanto che il Lazio, ai tavoli governativi periodici, non passa mai l’esame. E non basta: Renata Polverini lo mandò all’Agenzia di sanità pubblica, non si sa in quale veste e ora lo ritroviamo al 118. Quale sarà la prossima nomina?”.

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