Rsa e dislessia in Commissione Sanità - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Rsa e dislessia in Commissione Sanità

rsaLa commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha tenuto due audizioni. Sono stati ascoltati i lavoratori della casa di cura ”Ancelle Francescane del Buon Pastore” di Roma, che hanno denunciato la riduzione del personale sanitario e il conseguente stravolgimento, da parte della proprieta’ e della nuova direzione, dei turni di assistenza ai pazienti. La peculiarita’ architettonica della casa di cura – articolata in piu’ palazzine strutturate su diversi piani – rende, a giudizio dei lavoratori, ”di fatto inapplicabili” le recenti disposizioni sul rapporto numerico medico/paziente e infermiere/paziente, anche in virtu’ delle fragilita’ specifiche dei ricoverati in lungodegenza. E’ stato segnalato anche il discontinuo ricorso a cooperative o a liberi professionisti, a fronte di una pianta organica giudicata ”inadeguata”. Un ulteriore segnale di malessere e’ il mancato godimento delle ferie da parte di una fetta consistente del personale sanitario soggetto a turnazione. I lavoratori hanno chiesto alla Commissione di avviare un’analisi sulle condizioni dei pazienti assistiti e sulle prospettive contrattuali dei dipendenti. Il presidente Lena ha annunciato un’azione di approfondimento e verifica presso la direzione regionale competente in materia, sulla base delle problematiche esposte e in linea con il rinnovato percorso di accreditamento avviato dalla Regione Lazio e tuttora in corso. A seguire, sono stati ricevuti i rappresentanti regionali dell’Associazione italiana dislessia. E’ stato affrontato il tema dei disturbi specifici dell’apprendimento e del rispetto delle pari opportunita’ e possibilita’ nel processo formativo. Secondo l’Associazione, esiste attualmente nel Lazio un mancato riconoscimento tempestivo dei disturbi, a causa di un’assenza di screening professionali svolti nei primi anni di scolarita’, con il risultato di abbandoni precoci degli studi e mancata integrazione da parte degli studenti che presentano questo tipo di disturbo. I tempi della diagnostica, inoltre, appaiono attualmente troppo lunghi. Il percorso riabilitativo, poi, e’ stato recentemente reso accidentato dai tagli ai budget del Servizio sanitario. E’ stato pertanto richiesto alla Commissione un intervento legislativo – sul modello di altre regioni e in recepimento della legge nazionale (la 170 del 2010) – atto a tutelare la popolazione scolastica affetta da disturbi dell’apprendimento, stimata in circa 20mila studenti nel solo Lazio. La Commissione ha assicurato un rapido esame del quadro normativo attuale al fine di condividere un testo da adottare a livello regionale in materia.

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