Risolto il cold-case Germani dopo 22 anni. Arrestato il mandante dell’omicidio - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Risolto il cold-case Germani dopo 22 anni. Arrestato il mandante dell’omicidio

omicidioA 22 anni dall’evento, ha trovato finalmente conclusione il caso dell’omicidio Germani, un vero e proprio cold case per il quale gli inquirenti non erano mai riusciti a raccogliere prove sufficienti a carico dei sospettati. Alle cinque di stamattina è scattato un blitz del nucleo investigativo di Frascati che ha portato all’arresto di Renzo Valentini , mandante dell’omicidio e attuale proprietario di uno dei maggiori depositi giudiziari della Capitale – di cui il Germani era socio. Contestualmente è partita la notifica per Maurizio Di Battista detto “Er Bengala” (attualmente in carcere), ritenutone l’esecutore materiale insieme a Paolo “Paolone” Malfurt (deceduto). Il reato contestato è quello di omicidio in concorso con l’aggravante della premeditazione. Riccardo Germani è stato ucciso con quattro colpi di pistola in zona Borghesiana alle 21.45 circa di domenica 27 gennaio 1991, mentre si allontanava a bordo della propria auto dall’abitazione di alcuni amici, presso i quali aveva trascorso la serata. Come spiegato dal Tenente colonnello Luciano Magrini e dal Tenente colonnello Marco Aquilio, comandante del nucleo investigativo di Frascati, l’attenzione degli inquirenti all’epoca dei fatti si era concentrata sin da subito sul contesto lavorativo della vittima. Germani era proprietario del 51% delle quote di una società che gestiva un deposito giudiziario nel quartiere di Torre Angela, mentre le restanti quote erano di proprietà di Renzo Valentini, oggi arrestato. Il contrasto tra i due soci aveva portato Riccardo Germani a maturare l’intenzione di rilevare anche il restante 49% della società, divenendone amministratore unico: proprio in quel periodo, poco prima dell’omicidio, era stato oggetto di minacce. L’indagine venne poi archiviata per mancanza di prove, per essere riaperta nel settembre del 1997, quando un ex detenuto dichiarò alla Procura della Repubblica di Roma di aver appreso in carcere che, qualche anno prima, Maurizio Di Battista detto “Er Bengala” aveva eseguito un omicidio su commissione di un soggetto che voleva togliere di mezzo il suo socio nell’attività di depositeria giudiziaria. “Il racconto dell’ex detenuto – hanno spiegato i carabinieri – era molto dettagliato ma gli inquirenti non riuscirono neanche quella volta a raccogliere sufficienti indizi: il procedimento venne nuovamente archiviato”. Le indagini sono state riaperte per la terza volta lo scorso aprile nel corso delle attività del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Frascati riguardanti l’omicidio di Paolo Marfurt, avvenuto lo scorso 3 ottobre 2012. Durante le indagini sono emerse le responsabilità di Marfurt per l’omicidio di Germani. Sono quindi stati analizzati nuovamente gli atti relativi all’omicidio e le ulteriori indagini hanno consentito di accertare definitivamente che Valentini, per appropriarsi dell’intera attività, aveva deciso di eliminare il Germani assoldando due sicari (“Er Bengala” e “Paolone” Marfurt).

a cura della Redazione

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