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Esposto alla Corte dei Conti sugli “stipendi gonfiati” all’Ama

ama3_1«Ancora una volta ci ritroviamo costretti a dover dare mandato ai nostri legali per fare un esposto alla Corte dei Conti nei confronti dei manager di AMA». Lo annuncia in una nota il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola che spiega: «Ci ritroviamo costretti questa volta a rivolgerci alla magistratura contabile perchè l’azienda continua a non fornire spiegazioni circa la presenza di decine di stipendi gonfiati e secretati in violazione dei contratti e delle normative vigenti». «Lo scorso 13 settembre, dopo aver ricevuto l’elenco dei lavoratori, tramite un volantino anonimo, che percepirebbero stipendi super, abbiamo scritto al Presidente dell’Ama per l’ennesima volta con richiesta di chiarimenti su questa incresciosa vicenda che più volte avevamo già denunciato – si legge nella nota -. Ad oggi nessuna risposta c’è stata alla nostra lettera. Al tavolo delle trattative, anche se in via informale, su nostra esplicita richiesta la presenza di stipendi ‘gonfiatì e secretati è stata confermata. Secondo il volantino si parla di quasi 30, anche se le indiscrezioni aziendali parlano addirittura di oltre 50, lavoratori che hanno inquadramenti ‘anomalì per le funzioni che svolgono e stipendi che superano in molti casi anche gli oltre 45000 euro l’anno, al di sopra di quanto previsto dal contratto». «In molti casi si parla di lavoratori la cui modalità di assunzione rientra nella ‘parentopolì dell’Ama su cui è in corso un processo penale – continua Di Cola -. Il sindaco Marino dal suo insediamento ha già ricevuto dalla CGIL diversi dossier sulla mancata trasparenza e sull’incapacità gestionale di questo management. Speriamo che nel Consiglio comunale convocato oggi di urgenza proprio dal Sindaco sulle società di Roma Capitale, le nostre richieste possano trovare risposte e l’Ama venga finalmente liberata dalla cattiva gestione degli ultimi anni».

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