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Derby, rimessi in libertà con obbligo di firma tre ultras laziali

Tensioni intorno allo stadio Olimpico

Tensioni intorno allo stadio Olimpico

Tornano liberi tre tifosi della Lazio arrestati ieri dalla polizia dopo gli scontri avvenuti al termine del Derby allo stadio Olimpico. Lo hanno deciso i giudici della VII sezione del tribunale penale collegiale, presieduti da Maurizio Silvestri, dopo averne convalidato gli arresti e disposto nei loro confronti l’obbligo di firma giornaliero. Resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lancio di oggetti, violazione della legge sugli stadi, sono i reati contestati a seconda delle singole posizioni. L’udienza è stata quindi aggiornata al due ottobre. I tre ultras sono stati fermati a bordo di un’autovettura (dove sono stati trovati un bastone di bambù e un martello) nei pressi di Ponte Milvio tre ore dopo il termine della partita. Riconosciuti sulla base di immagini in possesso alle forze dell’ordine tra coloro che avrebbero partecipato ai tafferugli nei pressi dello stadio Olimpico, reagendo ai tentativi di fermo con lancio di oggetti, sono stati quindi arrestati. I legali dei tre tifosi laziali, gli avvocati Luca Goffredo, Alessandro Petrucci e Fabio Menichetti, hanno chiesto che i loro assistiti siano giudicati con rito abbreviato condizionato all’audizione del dirigente di polizia che ha proceduto agli arresti.

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