Atac, meritocrazia calpestata e assunzioni nonostante la crisi? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Atac, meritocrazia calpestata e assunzioni nonostante la crisi?

atac_assunzioni«Apprendiamo dagli organi di stampa che Atac avrebbe assunto nuovi dirigenti. È necessario venga fatta luce su quanto sta accadendo. È evidente l’inopportunità di effettuare nuove assunzioni in questo momento di crisi, quando l’azienda sta attraversando pesanti difficoltà. Le priorità dovrebbero essere altre. Ma l’aspetto più grave è quello della trasparenza: chiediamo infatti che venga fatta chiarezza affinchè sia verificato che l’iter seguito abbia rispettato le normative esistenti. Su tutte la legge Brunetta, che vieta le assunzioni a chiamata diretta; il codice interno di Atac e la delibera della passata giunta capitolina che impone dei limiti all’assunzione di personale esterno. Inoltre questa nomina sa quasi di paradosso: mentre da un lato il Comune sta tagliando milioni di Km ad Atac e a Roma Tpl, che provocherà comprensibilmente dei disagi ai cittadini che utilizzano i mezzi pubblici; dall’altro si procede ad utilizzare questi risparmi per pagare le buone uscite ai dirigenti sollevati dall’incarico, per assumerne altri (ovviamente esterni)». Lo dichiara, in una nota, il consigliere Pdl alla regione Lazio Antonello Aurigemma. «Una situazione incredibile – prosegue il comunicato – anche perché il principio di funzionamento delle aziende pubbliche dovrebbe essere un’altro: se un dirigente rispetta a pieno gli obiettivi prefissati, sarebbe sbagliato licenziarlo; se un dirigente commette degli errori gravi, oltre ad essere rimosso dovrebbe anche ripagare i danni provocati all’azienda, e non prendere liquidazioni. Questo dovrebbe essere il principio base di ogni azienda, in particolare quelle pubbliche che si occupano di un servizio importante come i trasporti. Presenteremo una interrogazione al presidente Zingaretti visto che la Regione trasferisce delle risorse ad Atac (seppur questo non avviene sempre per intero e nei tempi previsti). Le nostre perplessità sono queste: qual è la commissione che ha nominato il nuovo dirigente? Chi ha valutato la meritocrazia del nuovo dirigente? Perché anche in questo caso si è preferito calpestare le professionalità interne? Chiediamo al presidente della Regione di non essere immobile su questa vicenda. Dal centrosinistra sembra arrivare uno schiaffo alla meritocrazia e alla trasparenza».

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