La cura dimagrante del Campidoglio rischia di essere letale
Adesso Marino scopre veramente cosa significa essere sindaco di Roma. Un azzardo. Ancora non gli abbiamo sentito dire che la colpa del buco è della Giunta precedente, onore al merito. E l’opposizione fa meno chiasso del solito. Ma come tutti gli altri deve chiedere aiuto (e sperare che arrivi, viste le condizioni del governo) e tassare nuovamente i romani. Interessante la decisione di vendere gli immobili del comune che possono andare sul mercato (si era sempre detto, ma poi erano intervenute considerazioni di altra natura) e di effetto quella di azzerare i fondi a disposizione del gabinetto del sindaco. Piangeranno in molti. Chissà se taglierà anche consulenze e rami secchi, se farà pulizia in fretta delle mille partecipate, se venderà i gioielli di famiglia e metterà il ticket sui trasporti ai turisti, come di fatto avviene ad esempio a Venezia. Aumenti la pressione sulle infrazioni stradali, ma quelle che veramente creano problemi. Quanto vale una macchina in doppia fila, 35 euro? I vigili o gli ausiliari se decidono di fare sul serio possono produrre decine di milioni al mese. Basta che non ci aumentino le tasse. La cura dimagrante del Campidoglio rischia di essere letale se non gestita con criterio, intelligenza e umanità
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