BRACCIANO/Rifiuti: il sindaco in trincea, “Cupinoro non sarà una nuova Malagrotta”
«Cupinoro non è il sito alternativo a Malagrotta. Non c’è stata nessuna vendita di terreni a privati». È quanto precisa il sindaco di Bracciano Giuliano Sala dopo il decreto del Commissario Sottile con il quale è stata requisita una volumetria di 20mila metri cubi destinata a rifiuti «esclusivamente trattati». «Si tratta – aggiunge il sindaco – di una volumetria già oggetto di un bando di gara emesso dalla Bracciano Ambiente. La prima gara è andata deserta, la seconda gara scade il 4 ottobre prossimo. Il decreto di requisizione del Commissario Sottile risulta essere in linea con le procedure che erano state avviate già da tempo dalla Bracciano Ambiente nel pieno della sua autonomia gestionale. La tipologia di rifiuto che potrà essere abbancata, nell’area residuale di Cupinoro, deve avere infatti il codice CER 191212 (rifiuto rigenerato proveniente dal trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi), lo stesso già previsto dal bando». «La dimostrazione che Cupinoro non sarà una seconda Malagrotta – sottolinea il sindaco di Bracciano – sta nei numeri. 20mila metri cubi infatti sono ben piccola cosa se si pensa che complessivamente Roma, Fiumicino, Ciampino e lo Stato Città del Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno, 700.000/800.000 tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico»
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