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PRATI/E’ morto il regista Carlo Lizzani, forse un suicidio

Il regista è deceduto cadendo giù dal terzo piano della sua casa in Prati a Roma. Aveva 91 anni

Carlo Lizzani

Carlo Lizzani

E’ morto il regista Carlo Lizzani, aveva 91 anni, romano. E’ stato trovato cadavere sotto al palazzo in cui abitava al terzo piano in via dei Gracchi, a Roma. E’ accaduto intorno alle 15, e a dare l’allarme sono stati alcuni vicini. Sul posto gli agenti del commissariato Prati. L’ipotesi piu’ probabile e’ quella del suicidio: si sarebbe lanciato dal terzo piano. “Era molto malato”, racconta un vicino di casa, “So che viveva con la moglie e la badante. Ultimamente non lo vedevo quasi mai perche’ era un continuo andare in ospedale”.
Stessa sorte di Mario Monicelli, se per Lizzani fosse confermato il suicidio. Il 29 novembre del 2010, infatti, il novantacinquenne Monicelli, regista de ‘I Soliti ignoti’ e ‘Amici miei’ si era ucciso lanciandosi, intorno alle 21, dal reparto di urologia dell’ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato. Un gesto che all’epoca era stato commentato cosi’ proprio da Lizzani: “Nasce anche dal fatto -aveva detto il regista – che era un super laico, uno che voleva gestire la sua vita fino in fondo, un gesto da lucidita’ giovane”. E aveva aggiunto: “Quello che fa capire quale sia stata la sua statura e’ la sua durata nel tempo, nella storia del cinema italiano, prima con Steno, poi durante il periodo di Fellini e Antonioni ha continuato la sua opera intervenendo anche sul tessuto sociale con film come ‘Compagni’. E’ riuscito sempre a stare a passo con il tempo”.

Lizzani, sceneggiatore di Vergano, De Santis, Rossellini e Lattuada nel periodo neorealista, aveva esordito col documentario ‘Nel Mezzogiorno qualcosa e’ cambiato’ (1950) e col film ‘Achtung! Banditi!’ (1951). Tra i film da lui diretti vanno ricordati: ‘Cronache di poveri amanti’ (1954), ‘Il processo di Verona’ (1963), ‘Banditi a Milano’ (1968), ‘Crazy Joe’ (1973), ‘Mussolini ultimo atto’ (1974), ‘Storie di vita e malavita’ (1975), ‘Fontamara’ (1977), ‘La casa del tappeto giallo’ (1983), ‘Mamma Ebe’ (1985), ‘Caro Gorbaciov’ (1988), ‘Cattiva’ (1991), ‘Celluloide’ (1995), ‘Hotel Meina’ (2007), oltre agli sceneggiati televisivi ‘Nucleo zero’ (1984), ‘Un’isola’ (1986) e ‘La trappola’ (1989). Dal 1979 al 1982 ha diretto la Mostra del cinema di Venezia. Nel 1998 aveva pubblicato la raccolta di suoi scritti di vario genere ‘Attraverso il Novecento’, in cui trovano posto anche interessanti aneddoti sul mondo del cinema neorealista italiano, e nel 2007 la sua autobiografia ‘Il mio lungo viaggio nel secolo breve’. Nel dicembre del 1999 aveva ricevuto dall’universita’ di Torino la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione

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