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Presentato movimento “Prima l’Italia”. Alemanno Meloni e La Russa tra promotori

Alemanno: "Questo centrodestra è nato troppo sull'impronta individualista"

alemanno_romaDifesa del Made in Italy, del diritto di tutti i commercianti di tutti i Paesi del mondo di essere tutelati. Regolazione dei flussi migratori, con politiche ben chiare e definite. Situazione politica nazionale e internazionale. Questi i temi più discussi della manifestazione indetta questa mattina al Teatro Adriano, per la presentazione ufficiale di Prima l’Italia, il neonato movimento dell’ex sindaco Gianni Alemanno. Presente un vasto parterre di ospiti tra cui Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Isabella Rauti, Francesco Biava, Mario Landolfi, Magdi Cristiano Allam. Chiarezza dei programmi, partecipazione, condivisione, identità, sovranità nazionale: i valori osannati all’unanimità come documento programmatico del nuovo movimento. “Noi siamo convinti che quando Berlusconi ha fatto la scelta chiara per il fururo del PdL di rifondare Forza Italia non c’erano altre vie di uscita – dichiara Alemanno – Oggi noi siamo qui per iniziare una rivoluzione culturale che rifondi il centrodestra. Ma non per dividere, non commetteremo mai l’errore di guardare al centro o a sinistra, combattendo nella destra fra di noi. Ognuno deve dialogare e decidere che contributo vuole portare. Il nostro discorso deve esser quello di individurare un soggetto politico in cui ci sia riconoscimento prioritario della necessità, in questo momento storico, di fare una forte battaglia, che diano priorità a temi come la famiglia, l’identità. Questo centrodestra è nato troppo sull’impronta individualista: ci vuole appartenzenza a un sentimento comunitario che sia condivisione. Questa non è una battaglia di retroguardia ma una sfida per il futuro e la competitività, per slancio e affermazione del Paese e della nostra nazionalità”. Prima l’Italia si è definito come movimento monotematico ma con un sentimento costante di unità: per questo l’adesione ad Officina per Italia, lanciato da Fratelli d’Italia, come preannunciato dall’insediamento dei giorni scorsi. Un riferimento anche al congresso di qui a gennaio, facendo le primarie con logica di selezione dal basso, contro il dirigismo e leadership calate dall’alto ma classe di governo costruita e condivisa. L’appuntamento è per il 9 novembre, giorno in cui vi sarà la grande manifestazione di presentazione del piano progettuale e programmatico del laboratorio Officina

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