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Arriva a Roma Extrabanca, istituto per immigrati

extrabancaUn mutuo per comprare casa nelle Filippine, un prestito a un imprenditore peruviano senza garanzie, una carta di credito per una cinese che non parla bene l’italiano. Per rispondere alle esigenze finanziarie degli immigrati apre a Roma, dopo Milano, Brescia e Prato, Extrabanca, il primo istituto dedicato alle comunità straniere. «Affidiamo agli immigrati il 90% dei nostri anziani e dei nostri figli – afferma il presidente e ideatore della banca, Andrea Orlandini, all’inaugurazione della filiale di piazza Vittorio – perchè non dovremmo dargli credito?». «Si vede che un figlio vale meno di 5 mila euro!», ribatte una signora russa di passaggio, denunciando le difficoltà a cui di solito vanno incontro gli stranieri in cerca di un finanziamento. Proprio l’analisi dell’inadeguatezza dell’offerta delle banche tradizionali per gli immigrati è stata nel 2009 all’origine di Extrabanca, che offre servizi specifici e ha dipendenti di 14 nazionalità. L’istituto vede come primo azionista il fondo Sator guidato da Matteo Arpe (con il 36,7%) e ha tra gli investitori Assicurazioni Generali e Fondazione Cariplo. Il suo obiettivo è aprire 20 filiali entro il 2015 a partire dal secondo sportello di Milano e poi Bologna, Firenze, Padova, Torino e Genova. Resta un incidente di percorso la causa intentata da un dipendente senegalese per discriminazioni a sfondo razziale conclusasi con il ritiro della denuncia dopo la condanna della banca in primo grado nel marzo 2012. «È stato paradossale, come accusare Francesco Totti di odiare il pallone», commenta l’amministratore delegato, Paolo Caroli

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