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Assicurazioni Roma, Marino rilancia: revoca del Cda il 31 ottobre

marinosIl primo cittadino ha ottenuto di modificare l’ordine del giorno della prossima assemblea ordinaria con nuovi argomenti: revoca del cda, nomina dei nuovi membri e determinazione del loro compenso

Assicurazioni Roma, blitz di Marino “Revoca Cda alla prossima assemblea” La revoca del cda di Assicurazioni di Roma avverrà tramite l’assemblea ordinaria del 30 ottobre. A proporlo e a ottenerlo tramite l’unanimità dei presenti, è stato il sindaco Ignazio Marino, in un blitz all’assemblea dei soci della stessa Adir.

Marino ha quindi proposto e ottenuto “di modificare l’ordine del giorno della prossima assemblea ordinaria con nuovi argomenti: revoca del consiglio di amministrazione, nomina dei nuovi membri del cda e determinazione del loro compenso”.  La decisione, ha spiegato il primo cittadino, è stata presa a seguito della sentenza del Tar del Lazio che “in data 10 ottobre ha sospeso in via cautelativa provvisoria l’ordinanza del sindaco con la quale si disponeva la revoca del presidente cardia e dei consiglieri”.

La revoca era prevista inizialmente oggi. “Il Tar del Lazio, infatti, in data 10 ottobre, ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Roma del 20 settembre 2013 con la quale si disponeva la revoca della designazione del presidente Cardia e dei consiglieri che sarebbe stata poi deliberata nell’odierna assemblea”, ha spiegato Marino.

“La richiesta di rinvio della trattazione degli argomenti all’ordine del giorno” – ha aggiunto il sindaco- “si rende quindi assolutamente necessaria considerando che l’amministrazione che rappresento in questa sede non intende in alcun modo interferire con il regolare corso della giustizia amministrativa nella quale ripone piena fiducia”.

“Su assicurazioni di Roma”, ha poi detto il sindaco, “non si può parlare di spoils system. Piuttosto l’attuale cda non ha mostrato di operare con atteggiamento leale e corretto nei confronti dell’azionista di riferimento. Gravi, numerose e ben circostanziate motivazioni hanno determinato la necessità di intraprendere azioni volte a un profondo rinnovamento del consiglio di amministrazione”.

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