Corteo no Tav, scarcerati tutti i sei arrestati - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Corteo no Tav, scarcerati tutti i sei arrestati

cortei3CORTEO ROMA:LIBERI I 6 ARRESTATI, FESTA E PUGNI CHIUSI

(di Domenico Palesse e Marco Maffettone) (ANSA) – ROMA, 23 OTT – Le prove che avessero partecipato agli scontri di sabato scorso non ci sono. A scagionarli anche i video forniti dai loro legali. E così i sei attivisti arrestati durante il corteo degli antagonisti a Roma, quattro ragazzi e due ragazze, sono stati tutti scarcerati. Ad accoglierli, all’uscita da Regina Coeli, c’erano un centinaio di manifestanti, che per l’intera giornata hanno presidiato il carcere sul lungotevere esponendo un lungo striscione con la scritta «Liberi tutti». Gli stessi attivisti che fino a ieri erano accampati a porta Pia, in attesa dell’incontro – poi rivelatosi «inconcludente», dicono – con il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi. La risposta dei ragazzi, uscendo dal carcere, è stata il pugno chiuso proteso in aria, senza commenti o dichiarazioni ai giornalisti. Le ragazze, invece, hanno lasciato il carcere di Rebibbia dove erano recluse. Abbracci, applausi e grida hanno accompagnato la notizia della scarcerazione, tra i tanti manifesti in strada con i nomi degli arrestati. Per Massimo Forina, Rafael Campagnolo, Giovanni Sacco, Sara Vertuccio, Annunziata Celeste e Raffaele Durno cade dunque l’accusa di resistenza aggravata e tornano liberi. «In Italia c’è una giustizia», è il commento del papà di Annunziata. L’uomo, visibilmente commosso, si è lasciato andare ad un abbraccio liberatorio insieme con i parenti degli altri ragazzi scarcerati, tutti tra i 22 e i 30 anni, ad eccezione del 50enne Raffele Durno. Soddisfazione è stata espressa anche dagli avvocati dei ragazzi, secondo i quali a determinare la decisione del gip sono stati anche i numerosi video sottoposti oggi all’attenzione del giudice. Nei filmati, tratti anche dal Tg di Raiuno, emerge che i fermati di sabato, secondo quanto sostengono i difensori, non hanno in alcun modo partecipato agli scontri avvenuti a poca distanza dal ministero dell’Economia, bersagliato da numerose bombe carta e lancio di bottiglie e uova. Esulta anche il mondo dei social network, che per l’intera giornata ha sostenuto la protesta in strada, così come avvenuto durante il corteo del 19 ottobre. Alla notizia della scarcerazione, attivisti e simpatizzanti dei movimenti hanno attaccato la stampa, accusata di aver esasperato i toni in occasione dei tafferugli davanti al Ministero dell’Economia. Ma la protesta non si ferma alla «vittoria» di Regina Coeli. Movimenti ed associazioni hanno già annunciato una manifestazione per venerdì in occasione della giornata finale del convegno dell’Anci, a Firenze, dove è prevista anche la presenza del ministro dell’Interno, Angelino Alfano. A seguire, appuntamento al 31 ottobre per l’«assedio» a Palazzo Chigi, per ora, sembra, solo simbolico, in occasione della conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni proprio sul tema casa, sul quale ieri si è parlato con il ministro Lupi. All’incontro ci sarà anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ieri, all’uscita dal vertice al ministero, ha provato a parlare con i manifestanti finendo però per essere strattonato per la cravatta, come immortalato anche da alcune foto. Il sindaco però vuole affrontare l’emergenza casa e anche oggi è tornato sulla necessità, quantomeno, di una proroga degli sfratti.

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