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Pd, scoppia il caso tessere. Boom negli ultimi dieci giorni

PDNel pieno svolgimento delle votazioni per il rinnovo del segretario romano del Pd, nella Capitale scoppia il caso tesseramenti, con un boom di iscrizioni che, in alcuni circoli, ha raggiunto anche il +100% con l’approssimarsi dell’apertura dei seggi. «Un aumento anomalo», si vocifera dal partito, «dovuto in particolare alle nuove regole» che, secondo il presidente e segretario ad interim del Pd di Roma, Eugenio Patanè, «vanno assolutamente cambiate». «Negli ultimi dieci giorni abbiamo registrato 5.000 nuove tessere – sottolinea -. È normale che potesse accadere questo, è la conseguenza del regolamento nazionale che prevede la possibilità di tesserarsi e votare fino alla chiusura dei seggi. Noi, come Federazione romana, ci siamo sempre battuti, ma ora queste sono le norme e vanno rispettate. La soluzione sarebbe quella di chiudere il tesseramento qualche mese prima delle votazioni, così come avevamo fatto noi nel 2012». E sono proprio i «tesserati dell’ultim’ora» a creare particolari tensioni nei circoli cittadini, così come accaduto domenica scorsa a Trastevere, dove il renziano Tobia Zevi avrebbe sostituito nottetempo la lista del circolo con una propria, e come si è ripetuto questa sera al circolo dei lavoratori Cotral. «L’80% dei votanti sono nuovi iscritti – dice la garante, Serena Colonna -, in moltissimi sono arrivati da fuori Roma senza alcun titolo per votare, dato che la residenza o il domicilio di lavoro sono requisiti necessari per poter esprimere la propria preferenza. Il clima è teso, tanto che sono stata anche minacciata». Ieri sera, invece, due iscritti del circolo di Vigne Nuove, tra cui il presidente del consiglio del III Municipio, hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie dopo un acceso battibecco di carattere politico, «figlio di vecchie acredini», come dice il coordinatore, massimo Nardini. Intanto, quando più della metà dei circoli ha già espresso il proprio voto, si fa sempre più concreta la possibilità di un ballottaggio all’Assemblea del 9 novembre. L’ex assessore regionale, e già deputato e senatore, Lionello Cosentino, è in testa con il 41% delle preferenze, seguito dal giovane turco Tommaso Giuntella, al 36%, e dal renziano Tobia Zevi, che si attesta intorno al 16%. Il restante 7% va a Lucia Zabatta, dell’area di Giuseppe Civati, tra le prime a denunciare l’inusuale boom di tessere che fa discutere in città

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