Grillini all’attacco: Regione trasparente ? No grazie. Firmato Partito Democratico - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Grillini all’attacco: Regione trasparente ? No grazie. Firmato Partito Democratico

barillari-300x161Grillini all’attacco alla Pisana, sotto accusa la mancata trasparenza della Giunta Zingaretti, casus belli il rifiuto di trasmettere in diretta le sedute del consiglio. “Fin dal primo giorno del nostro insediamento, oltre 6 mesi fa, abbiamo chiesto che fosse rispettata una delle promesse fatte dal candidato Presidente Nicola Zingaretti in campagna elettorale – dicono Barillari e compagni -: rendere la Regione Lazio una casa trasparente, aperta a tutti.Abbiamo semplicemente chiesto che i cittadini laziali, comodamente seduti in casa propria, potessero vedere ciò che accade nelle stanze della regione grazie ad una WEBCAM attivata durante le riunioni nelle quali i consiglieri discutono e prendono importanti decisioni per il futuro stesso dei cittadini….dalla sanità, ai rifiuti, alla scuola, ai trasporti.Abbiamo inviato lettere su lettere e sollecitato prima il Presidente del Consiglio Regionale, Daniele Leodori, poi il Segretario Generale Vicario Vincenzo Ialongo e poi ad uno ad uno tutti i Presidenti delle Commissioni Consiliari, tutte targate Partito Democratico.Nessuna risposta, per mesi e mesi, nonostante i molti solleciti.” “Giusto due giorni fa e’ arrivata finalmente una lettera di Leodori, lacunosa e di poche striminzite parole, nella quale si afferma candidamente che il regolamento non prevede che si vada oltre la trasmissione tramite circuito chiuso (!!) delle sedute in aula del consiglio regionale -spiega il gruppo Cinque Stelle – Leodori richiama le testuali parole scolpite nella pietra dal Segretario Vespasiano e dal Capo di gabinetto Calicchia: ” il sistema audiovisivo a circuito chiuso costituisce, ad oggi, la massima forma di trasparenza riconosciuta dal regolamento dei lavori”.
6 mesi di attesa per partorire un topolino.Purtroppo il regolamento non lo prevede, anzi, per loro è già fin troppo trasparente trasmettere le sedute del consiglio regionale.
Le conclusioni; “Ci hanno confermato per iscritto che i cittadini non vedranno e sentiranno mai cosa succede dove si prendono davvero le decisioni – dicono i grillini – nelle riunioni a porte chiuse dell’ufficio di presidenza (dalle quali il M5S è stato escluso, pur rappresentando il 20% degli elettori laziali), nelle riunioni a porte chiuse della conferenza dei capigruppo (dove si decide in un clima di mercato, cosa discutere in aula e cosa no), nelle riunioni delle commissioni consiliari (dove si lavora alle leggi che poi sono votate in aula, combattendo emendamento su emendamento per farli passare).

 

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