Una donna guida la rivolta dell’Atac - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Una donna guida la rivolta dell’Atac

atacÈ giovane, bionda «ma tinta» come sottolinea spesso. Figlia di bancari è cresciuta a Cinecittà ma vive in una casa a Fonte Laurentina da quando ha finito le superiori, e ha un compagno-collega che praticamente sta sempre con lei e che però, come tiene a specificare, «quando è sera se ne torna a casa sua». Micaela Quintavalle, 33 anni, autista-studentessa «al quarto anno di Medicina», è la Giovanna d’Arco che guida la protesta degli straordinari all’Atac che in questi giorni sta facendo «tremare» azienda e sindacati. «Ho sempre fatto battaglie in Atac, per le linee, per i bagni, ma questa iniziativa è cresciuta all’improvviso – racconta Micaela – tra l’altro l’idea del blocco degli straordinari alle assemblee io l’ho solo rilanciata, perché già qualche mese fa i lavoratori riuniti nella sigla ‘Coalà l’avevano proposta, anche se senza troppo successo. Poi lunedì della scorsa settimana ho creato questo gruppo segreto su Facebook, ‘Protesta autistì, e nel tempo di andare al bagno c’erano già 500 contatti. Ora ammetto che sento crescere la pressione, ho ricevuto minacce di ogni tipo, ma faccio tutto questo per il bene dei lavoratori. Ho visto colleghi piangere perché avevano fatto promesse ai figli senza poterle mantenere, basandosi a loro volta sulle promesse ricevute dall’azienda e dai sindacati circa il pagamento degli arretrati e dei premi di produzione». Ora il gruppo Facebook è arrivato a oltre 3.000 iscritti, la rivolta degli straordinari è iniziata e proseguirà per una settimana. «Molti autisti hanno riconsegnato le tessere dei sindacati dai quali non si sentono più rappresentati, altri lo faranno domani presentandosi al sit-in in piazza Venezia con l’apposito modulo», prosegue Quintavalle. Ma se ora che ha «scavalcato» i sindacati le si chiede se lei stessa abbia intenzione di costituirne uno, risponde con un secco «no grazie». «Per me fare l’autista è quasi un hobby – aggiunge Micaela – in realtà utilizzo lo stipendio per pagarmi gli studi, il mio obiettivo è diventare una psichiatra, anche se finché sarò in azienda continuerò a battermi per i diritti dei lavoratori». Così domani sarà ancora in prima linea, a piazza Venezia a guidare gli autisti in sit-in sotto il Campidoglio. «Saremo lì dalle 12.30, esporremo uno striscione con la scritta ‘Dividi et Imperà, a riassumere quello che è stato fatto in Atac in questi anni – spiega Quintavalle – Saremo vicini alla protesta indetta dai sindacati, che ora con la Cgil e l’Usb cominciano a venirci dietro, ma saremo ben distinti e distinguibili da quanti hanno dimostrato di non saper difendere i lavoratori».

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