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Report “spiazza” Zingaretti. Ha avuto contributi elettorali (non registrati) da Romeo? Lui nega e minaccia

zingaReport non è il vangelo, spesso esagera, talvolta sbaglia clamorosamente. I cronisti della trasmissione televisiva contestano al presidente della Regione un “aiutino elettorale” nel 2008 dal leader del Gruppo Romeo Gestioni. Secondo l’accusa i fondi non sarebbero stati registrati. Replica stizzito l’ex presidente della Provincia: “Questo è falso, non è vero, e state attenti a dirlo”. Il consigliere regionale Fabrizio Santori alza la polvere: “Non pensi di cavarsela così, faremo accesso agli atti al commissario della Provincia per richiedere tutta la documentazione sia sul reale deposito degli atti relativi al finanziamento ricevuto sia sugli appalti eventualmente concessi, anche solo a società collegate alla Romeo”
Duecentotrentaduemila euro di finanziamento per la campagna elettorale che, nel 2008, lo ha eletto presidente della Provincia di Roma, versati dalla società che fa capo all’imprenditore Alfredo Romeo. Stizzoso, quasi scocciato dalla domanda che il cronista della trasmissione televisiva Report gli pone pubblicamente sull’avvenuta registrazione del contributo, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, alza i toni e rilancia: “Questo è falso, non è vero, e state attenti a dirlo”.
Prima però l’ammissione dell’aiuto elettorale ricevuto dall’imprenditore del settore degli immobili e della manutenzione, condannato a tre anni in appello per un’inchiesta sui un giro di appalti e corruzione a Napoli: “Alfredo Romeo era nell’elenco degli imprenditori che hanno sostenuto la mia campagna elettorale. Con orgoglio visto che la domanda è maliziosa posso dire che la Provincia di Roma con quell’imprenditore non ha mai avuto rapporti”.
Quando la domanda del cronista tv si fa stringente e si riferisce alla presunta mancata presentazione della dichiarazione sui contributi, è il momento dell’ira: “Questo è falso, non è vero, e state attenti a dirlo. Noi per norma di legge abbiamo depositato in Provincia tutti i documenti che andavano consegnati, perché io sono una persona perbene e onesta, lo dimostra il fatto che, malgrado l’imprenditore abbia sostenuto la mia candidatura, per cinque anni non ha mai lavorato con il sottoscritto”.
E per l’opposizione la vicenda dell’aiutino elettorale diventa un formidabile assist. Scrive il consigliere regionale Fabrizio Santori: “Il Presidente della Regione Lazio Zingaretti non pensi di cavarsela così, faremo accesso agli atti al commissario della Provincia per richiedere tutta la documentazione sia sul reale deposito degli atti relativi al finanziamento ricevuto sia sugli appalti eventualmente concessi, anche solo a società collegate alla Romeo. Di certo ora comprendiamo l’affetto dimostrato negli anni dal centrosinistra verso la Romeo Gestioni, gratitudine ben ricambiata con il sostegno economico di 232mila per la campagna del centrosinistra nel 2008. La Romeo gestisce da anni la manutenzione del patrimonio delle case popolari di Roma Capitale e fortunatamente solo per pochi mesi lo scandaloso mega appalto sulla manutenzione stradale voluto dal sindaco Veltroni caratterizzato da spechi e inefficienze, poi fortunatamente revocato dalla giunta Alemanno, anche con la protesta generale di esponenti del centrosinistra in Campidoglio”.
Per Santori il problema non è tanto quello della “liceità” del finanziamento, “ma l’opportunità politica”. “Da anni la Romeo Gestioni ha ricevuto dal centrosinistra dei canali preferenziali che troppi disagi hanno creato alla cittadinanza romana, non in ultimo anche la manutenzione degli alloggi di proprietà comunale su cui l’azienda dell’imprenditore napoletano tenderebbe a caratterizzarsi per latitanza e immobilismo nella totale disperazione dei romani che le abitano. Forse un favore Zingaretti potrà chiederlo alla Romeo Gestioni: quello di fare il proprio dovere e di rispettare i contratti di servizio siglati con l’Amministrazione capitolina

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