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Sparisce la dizione padre e madre. Al liceo Mamiani la firma sarà di genitore 1 e genitore 2

MAMIANISparisce la dizione padre e madre. Allo storico liceo Mamiani di Roma a giustificare le assenze degli studenti saranno il genitore 1 e il genitore 2. Così come è accaduto per i moduli di iscrizioni alle scuole al comune di Bologna la dizione «neutrale» sbarca nella Capitale seppur su un libretto delle giustificazioni di un liceo tra i più prestigiosi. L’importante, stando al regolamento scolastico, è che la firma riportata nella giustificazione sia la stessa depositata in segreteria. La novità è stata introdotta da quest’anno. E i libretti sono stati ristampati dicendo addio a mamma e papà. «La decisione della preside del liceo Mamiani di soppiantare la dicitura ‘padrè e ‘madrè in favore di ‘genitore1′ e ‘genitore2′ è null’altro che una ridicola carnevalata arrivata in anticipo sulla stagione. È proprio attraverso queste forzature che si rende più difficile il dialogo sul delicato e importante tema dei diritti. Distruggere ogni cardine su cui si basa la società non aiuterà a crearne una più giusta. Picconare ogni certezza, non porterà maggiore sicurezza. Parlo con la stessa naturalezza che secondo la preside l’avrebbe guidata nella scelta, e dico che che per me e la stragrande parte degli italiani e dei romani le parole madre e padre sono intoccabili». Lo dichiara, in una nota, Sveva Belviso, capogruppo Pdl dio Roma Capitale.

Il capogruppo de La Destra verso Alleanza nazionale Francesco Storace, ha presentato una interrogazione al vicepresidente e assessore Formazione, Ricerca, Scuola e Università della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, in merito alle decisione assunte dal dirigente scolastico del liceo Mamiani Tiziana Sallusti. Nel liceo Mamiani di Roma – si legge nell’interrogazione – i nuovi libretti delle giustificazioni non hanno più la dizione »firma del padre o della madre« ma contengono la dicitura di »genitore 1 o genitore 2«; la professoressa Tiziana Sallusti, preside del liceo classico, ha argomentato la decisione assunta affermando che bisogna ‘adeguarsi ai cambiamenti visto che sono sempre di più le famiglie allargate e ricomposte. Il presidente dell»Associazione nazionale presidì Giorgio Rembado – continua l’interrogazione – ha considerato la decisione della dirigente scolastica come una scelta di ‘stampo ideologicò; il ‘Movimento italiano genitorì l’ha definita come una ‘decisione non democratica e il ministero dell’Istruzione ha precisato che per l’aspetto relativo alle modalità delle giustificazioni ogni istituto si autodisciplina. La famiglia naturale – si legge ancora nell’interrogazione presentata dal capogruppo de LA DESTRA verso ALLEANZA NAZIONALE – formata da una madre, un padre e la prole, è prevalente rispetto alle tipologie richiamate dalla preside del liceo in oggetto e la varietà dei nuclei famigliari cui si riferisce la dirigente scolastica non è contenuto nè nella Costituzione italiana nè nello Statuto regionale. Il consigliere Storace – si legge nella parte finale dell’interrogazione – chiede all’assessore Smeriglio di sapere se è al corrente della vicenda esposta; quale posizione, visto il silenzio assordante con il quale gli esponenti dell’esecutivo regionale hanno reagito al «caso Mamiani», ha assunto la giunta al riguardo; e quali provvedimenti intenda adottare nei confronti della preside Sallusti al fine di evitare di creare, con il pretesto dell’autonomia scolastica, un pericoloso precedente che possa estendersi anche presso gli altri istituti scolastici della regione Lazio, minando il nostro ordinamento«. È quanto si legge in un comunicato

 

 

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