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Il dopo occupazione nei licei romani: si contano i danni e si cercano alternative

scuola occup 2A pochi giorni dalla fine delle occupazioni nei licei romani, si contano i danni e si parla di alternative possibili per prevenire il riproporsi del fenomeno. Dall’Anp, l’Associazione nazionale presidi arriva la soluzione: la cogestione, un periodo di didattica alternativa che studenti e professori possano gestire insieme, nella legalità, da inserire nel piano scolastico annuale. «Io avevo proposto – ha detto il direttore nazionale dell’Anp, Antonino Petrolino – di concordare l’utilizzo di alcune delle 8 assemblee annuali per fare uno spazio di discussione tematica a scelta dei ragazzi. Anziché farne una al mese, farne un pacchetto, ad esempio di 4 giorni consecutivi per fare questo percorso, ovviamente in cambio della rinuncia a quattro singole giornate inconcludenti nell’arco dell’anno». Un’iniziativa che andrebbe ad evitare danni e/o atti vandalici alle scuole, preoccupazione dei genitori che i propri figli possano farsi male e sarebbe per gli studenti una finestra sul mondo, la possibilità di affrontare temi di interesse, anche politico. Cifre in mano, un giorno di occupazione costa allo Stato 1000 euro al giorno per ogni classe che ha occupato, spese pubbliche sostenute a fronte di un servizio che non si è svolto e che non potrà essere recuperato. E intanto si pensa anche alle conseguenze di questi atti per gli studenti che hanno occupato. «Possono essere – ha detto Petrolino – formali o sostanziali, dipende se c’è stato un minimo di concertazione o se l’azione è stata radicale, se è stato impedito l’accesso al personale o meno, se ci sono stati danni, furti o vandalismi, sono tante le variabili che entrano in gioco e le misure dipendono da scuola a scuola. Nel primo caso entrano nel rigore della scuola che gestisce il fenomeno, e decide dall’interno se usare la mano pesante e meno. Comunque tendenzialmente non si ricorre alla sospensione perché è difficile individuare le responsabilità dei singoli, in qualche caso si abbassa il voto di condotta. Quelle sostanziali invece riguardano i giorni di scuola persi che non hanno lo stesso peso per tutti, ci sono ragazzi che li recuperano facilmente perché magari sono più preparati in partenza o hanno maggiori capacità di apprendimento, e altri che non recuperano e trascinano le lacune fino alla fine dell’anno e nella peggiore delle ipotesi vengono bocciati. Quando l’occupazione dura 4-5 giorni, ci sono strascichi pesanti». Alessandra De Gaetano

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