Concorsone, in piazza la ‘protesta delle buste’. Salta tutto? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Concorsone, in piazza la ‘protesta delle buste’. Salta tutto?

A protestare ci sono più di 200 candidati che hanno partecipato al concorso intonando cori: “Marino, non scherzare col nostro destino”. Su un altro striscione, la scritta: ‘La Costituzione non è un’opinione, art. 1 e 97: avanti con il concorsone’

manifestE’ l’ennesimo caos, Marino e Nieri, sindaco e vice sindaco potrebbero rimetterci le penne. Quella del concorsone non è una grana qualsiasi ed è quasi peggio del buco in bilancio. Non   si capisce perché il sindaco abbia convocato in tutta fretta una conferenza stampa per dare una notizia non  chiara e definita che avrebbe dovuto essere oggetto prima di una denuncia o per lo meno di un esposto alla Procura della Repubblica. Ora sono tutti nei guai e non sanno come uscirne. Per mille motivi ilconcorso deve saltare, per altri mille non può saltare. In mezzo ci sono migliaia di persone. Che questa mattina sono scese in piazza. ‘Non è il concorso ad essere truccato ma la nostra generazione ad essere truffata’, si legge su un cartello, mentre su uno striscione campeggia la scritta ‘Raccomandati a nostra insaputa’. ‘Protesta delle buste’ a piazza Santi Apostoli a Roma contro il rischio annullamento per il maxi concorso indetto dal Comune di Roma nel 2010. A protestare ci sono più di 200 candidati che hanno partecipato al concorso intonando cori: “Marino, non scherzare col nostro destino”. Su un altro striscione, la scritta: ‘La Costituzione non è un’opinione, art. 1 e 97: avanti con il concorsone’. Il presidio di è poi sciolto a mezzogiorno, quando la delegazione dei 22 concorsisti si è diretta in Campidoglio per essere ricevuta dal sindaco Marino nella sala del Carroccio. Piazza Santi Apostoli, dove alcuni manifestanti attenderanno l’esito dell’incontro tra la delegazione e il Comune, è stata riaperta al traffico.

Le persone in piazza hanno sventolato delle buste bianche in forma di protesta, mentre spiegavano le proprie ragioni. “Io ho partecipato al concorso di polizia municipale – ha raccontato Valeria, 38 anni – e la storia delle buste trasparenti non mi convince. A mio parere tutto questo è stato fatto per posticipare l’assunzione, a causa della carenza di fondi. In caso di annullamento, non sono tutelata. Sono onesta e non potrò ripetere il concorso”. Claudia, romana di 30 anni, le ha fatto eco: “Ho fatto il concorso per istruttori del turismo e dello sport. Sono in piazza per difendere in primis la mia trasparenza, e non quella delle buste, perché siamo stati tacciati dal sindaco di essere un esercito di raccomandati, mentre a noi sembra tanto una manovra politica per non assumere le persone che si era promesso di assumere, e per uscirne come paladini della giustizia. Se la prova che abbiamo fatto fosse annullata, sarei pronta a fare ricorso”. Mentre Federica ha chiesto: “Come hanno fatto a fare verifiche sulle buste quando solo i commissari di ciascuna procedura concorsuale sono autorizzati da accedervi?”. I manifestanti hanno firmato due liste, una, aperta a candidati e parenti, per la realizzazione di una istanza contro l’annullamento del concorso da presentare al sindaco Marino mentre un’altra, riservata ai soli candidati, per la costituzione di un comitato che li rappresenti a livello istituzionale in caso di eventuali azioni legali. Poi, muniti di simboliche buste bianche da sventolare e radunati dietro degli striscioni, hanno protestato contro l’eventuale annullamento del maxi concorso al grido di “Chi non salta raccomandato è” e “Marino, Marino, non scherzare con il nostro destino”. “Stiamo raccogliendo firme per costituire un comitato senza colore politico e senza sostegno di alcun gruppo sindacale per eventualmente fare azioni legali contro l’annullamento o la sospensione dei concorsi – ha annunciato al megafono uno dei manifestanti, Valeria C. che ha costituito ‘il gruppo 22 procedure per la giustizia su Facebook – Per ora non sono in programmazione azioni legali. Se la situazione dovesse trascendere saremo pronti”.

In un comunicato di annuncio della manifestazione sottoscritto da “Il gruppo 22 procedure per la giustizia” si spiega che si intende “esprimere in maniera civile, ma ferma, il dissenso nel confronti del probabile annullamento delle 22 procedure del concorso del Comune di Roma Capitale… a detta del sindaco si sarebbero verificate presunte irregolarità nelle procedure selettive del 2012. Indetto a inizio 2010 da Roma Capitale – si legge – il maxi concorso avrebbe dovuto comportare l’assunzione di 1995 candidati per un totale di 22 profili professionali. Le domande presentate erano state più di 300 mila con relativo pagamento di 10,33 euro come tassa di partecipazione consentendo così? alle case comunali di incamerare qualcosa come oltre 9 milioni di euro”. Le domande scritte sul comunicato “sono tante, come tanto è il nostro sconcerto: ci si accorge delle irregolarità solo ora che alcune procedure concorsuali sono terminate e che altre volgono al termine? Il Comune di Roma non ha i soldi per assumerci? Cosa ne pensa la società Praxi che ha provveduto all’organizzazione del concorso? L’intenzione è di tutelare i precari che già lavorano all’interno del Campidoglio”.

Durante la protesta, il Campidoglio ha fatto sapere agli organizzatori della riunione che si è svolta tra il sindaco e l’avvocatura del Comune e che, alla fine di questa, verrà presumibilmente presa una decisione circa l’esito della vicenda. Una delegazione di ventidue manifestanti, uno per ogni procedura selettiva del maxi

concorso indetto dal Comune di Roma, alle 12 si è poi recata in Campidoglio per essere ricevuta dal sindaco. L’incontro era stato ufficialmente richiesto sabato da quattro concorsisti.

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