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Concorsone, rabbia e polemiche. Oggi una decisione? Il Comune denuncia la Praxi

imagesIl Comune denuncia la Praxi Concorsone, rabbia e polemiche. In trentadue sono già stati assunti e entrati in organico, altri 600 erano pronti a svolgere il ruolo che si erano aggiudicati dopo la trafila di preselezione, esami scritti e orali. Invece, dopo l’annuncio del sindaco Ignazio Marino di presunte irregolarità nello svolgimento del maxiconcorso del Campidoglio avviato nel 2010, centinaia di candidati sono piombati nell’incertezza.

Delle ventidue classi di concorso, per dirigenti e impiegati, dallo statistico all’istruttore per la scuola dell’infanzia, sei selezioni sono ancora in corso, con gli esami orali fissati in questi giorni. Altre quattro sono terminate e i partecipanti sono in attesa della graduatoria. Nove procedure invece sono finite e le graduatorie sono state già pubblicate, alcune come quella per funzionario bibliotecario proprio all’inizio di questa settimana, mentre tre classi di concorso sono arrivate in fase di assunzione. Tutto, forse, da annullare. Con 1.995 posti che rischiano di restare vacanti e migliaia di candidati idonei, partiti in 300mila e diventati 30mila agli scritti, poi ancora scremati, che temono di rimanere a bocca asciutta. E che, dopo anni di sacrifici, non ci stanno a passare da raccomandati. Per questo ieri, nel pomeriggio, sono saliti al Campidoglio e hanno incontrato il sindaco, sceso per sentire le loro ragioni.

Mentre domani mattina, giorno in cui il rapporto sul maxiconcorso dovrebbe arrivare sul tavolo del sindaco, per dire “no” all’annullamento si riuniranno in piazza Santi Apostoli per la “protesta delle buste”, sventolandone a migliaia come quelle la cui presunta trasparenza non avrebbe garantito l’anonimato dei partecipanti alle selezioni. Per quelle 50mila buste fornite dalla Praxi, società che aveva valutato anche i curricula delle assunzioni in Atac poi sfociate in Parentopoli, il Comune si dice pronto a denunciare: “Una volta che avremo chiaro cosa è successo avvieremo un’azione legale per tutelare il Campidoglio da eventuali danni subiti” annuncia il Luigi Nieri, vicesindaco di Sel con delega al personale.

“Per ora la giunta non ha preso alcuna decisione riguardo ai concorsi. Aspettiamo una relazione che dovrebbe essere pronta lunedì” spiega in una nota Marino. “Ma una cosa è certa: se le irregolarità riscontrate a campione dovessero riguardare più casi, gireremmo tutte le carte alla magistratura. Leggo di una corsa a tutelare i concorrenti che hanno superato la prova scritta. E agli altri chi ci pensa?  –  continua il sindaco  –  A chi è rimasto eventualmente fuori perché non conosceva santi in paradiso cosa diciamo? Che andrà meglio la prossima volta?”.

La magistratura da tempo si sta occupando del concorso per 300 posti da vigili, da cui tutto sarebbe partito. La genesi del caso la spiega Nieri:

“Dovevamo riavviare il concorso per i vigili, il più delicato, che era stato sospeso e sui cui grava un’inchiesta della magistratura. Per farlo dovevamo nominare una nuova commissione e abbiamo disposto una verifica a campione sulle procedure concorsuali. Da questa è emerso un dato grave: potrebbe non essere stato garantito il principio dell’anonimato dei concorrenti”. Così adesso il rischio di annullamento colpisce tutto il maxiconcorso.

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