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FESTIVAL ROMA/Italia vince con Tir, Scarlett Johansson migliore interpretazione femminile

Scarlett Johansson

Scarlett Johansson

‘Tir’ di Alberto Fasulo, più documentario che film, si porta a casa in questa ottava edizione del Festival internazionale del film di Roma il Marc’Aurelio d’oro. Vincono così la solitudine e silenzi di Branko, ex professore e camionista improvvisato, ma vince anche a pieno titolo ‘Dallas Buyers Club’, un film sul dramma dell’Aids negli anni ’80, che porta a casa il Premio del pubblico Bnl, quello andato all’attore Matthew McConaughey, più altri due riconoscimenti collaterali. E questo in una serata condotta, con qualche impaccio, da Anna Foglietta, in abito di raso rosa antico, e caratterizzata dalla massiccia assenza dei premiati. Ancora più originale poi il premio per la migliore interpretazione femminile a Scarlett Johansson per ‘Her’ di Spike Jonze, in cui l’attrice presta la voce a un software. È la prima volta che si premia una voce ed è un evidente volano per il riconoscimento, nel cinema moderno, al contributo degli attori fornito solo parzialmente, come accade ad esempio nel motion capture. I due premi andati a ‘Dallas Buyers Club’ sono stati ritirati entrambi da Ginevra Elkann della Good Films. Poi il premio a Scarlett Johansson che in un messaggio non manca di spirito: «Ringrazio quegli attori che rimangono dietro le quinte. Attori che mi hanno ispirato con le loro voci e ringrazio infine la giuria per il loro orecchio». A ritirare il doppio riconoscimento per il film giapponese ‘Seventh Codè di Kiyoshi Kurosawa, ovvero alla miglior regia e al miglior contributo tecnico, è stato per ben due volte l’ambasciatore giapponese che simpaticamente ha ricevuto i due premi, non leggeri. Mentre compatto ha ricevuto il premio per il miglior attore e attrice emergente il cast del film iraniano ‘Gass’ che racconta una storia di tradimenti e famiglie allargate dell’Iran contemporaneo. Uno dei premi più importanti, ovvero quello per la miglior interpretazione maschile andato a Matthew McConaughey per ‘Dallas Buyer Club’, è stato accompagnato da un messaggio dell’attore che, ricordando il vero protagonista da lui interpretato, Ron, un malato di Aids che scopre di poter vivere utilizzando medicine alternative che trova in Messico, ha detto: «Ho ammirato molto Ron per la sua voglia di vivere. Possa vivere ancora a lungo il suo spirito che ci ha insegnato tanto». Alla fine, per consegnare il premio più importante, il Marc’Aurelio d’oro andato a ‘Tir’ di Fasulo, si è mosso il presidente di giuria in persona, James Gray, che non ha mancato di ironizzare sull’assenza di molti dei premiati: «Sembra un’assurdità che i premi non li riceva direttamente chi li ha vinti, ma a volte al cinema capita anche questo». Da Fasulo, primo vincitore italiano del Marc’Aurelio d’Oro con il suo ‘Tir’, tanta emozione: «Mi trema tutto il mondo, io ho creduto molto a questo film e auguro vita eterna a questo Festival che non a caso sta nella città eterna. Ringrazio mia moglie che è anche la mia produttrice e l’attore Branko (Zavrsan, ndr) che ha dato un contributo importante. Spero che questo film accenda un faro sulle tematiche di chi, come i camionisti, ci corre accanto e non ce ne accorgiamo». Infine dal presidente Paolo Ferrari una sorta di reinvestitura del direttore artistico Marco Muller: «È stato fatto un ottimo lavoro di qualità e speriamo di andare avanti». In realtà il mandato di Muller non è in scadenza, ma dura ancora un anno, quindi ha la nona edizione del Festival di Roma da portare avanti.

 

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