CIVITAVECCHIA/Si dimettono 18 consiglieri: decade il sindaco Tidei - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

CIVITAVECCHIA/Si dimettono 18 consiglieri: decade il sindaco Tidei

 Pietro Tidei

Pietro Tidei

La crisi era nell’aria, lo shock è comunque notevole. a Civitavecchia salta tutto. Altro che piani di sviluppo, altro che grandi idee. Si comincia da capo e si pensa alle elezioni. L’era Tidei è finita. Questa mattina, alla buon’ora, il capo dell’opposizione Gianni Moscherini si è presentato all’ufficio protocollo del Comune di Civitavecchia per depositare le dimissioni di ben 16 consiglieri comunali. A sfiduciare, in questo modo, il primo cittadino Pietro Tidei, sono stati gli otto consiglieri di opposizione (Moscherini, Ballarati, Zappacosta, Nunzi, Frascarelli, Vitali, Perello, De Paolis) e otto consiglieri di maggioranza: i quattro consiglieri di Sel (De Crescenzo, Scilipoti, Agostini e Mei), i tre della lista civica Ritorna il futuro (Lungarini, Santori e Cacciapuoti) e l’ex capogruppo del Pd Flavio Magliani.
Le dimissioni arrivano dopo settimane concitate per l’amministrazione guidata dal sindaco Pietro Tidei. Fattore scatenante la delibera regionale per il passaggio ad Acea Ato2 e la volontà del sindaco di aderire all’Ato nonostante Sel e il programma elettorale avesse più volte chiesto un passo indietro verso la costituzione di un’azienda speciale completamente partecipata dal comune. Polemica che aveva portato i tre consiglieri della lista civica a rimettere le deleghe nelle mani del Sindaco (seguiti anche dall’ex capogruppo Pd Flavio Magliani che proprio sabato aveva rimesso la sua delega alla Sanità) e il vice sindaco Enrico Luciani e tutta la compagine di Sel a porre l’aut aut al Sindaco. E alla fine, a quanto pare, dopo i tentativi di Tidei e del Pd di riaprire al dialogo, i consiglieri comunali hanno deciso di porre fine a questa esperienza.
“Dopo un anno e mezzo di nulla – ha detto il leader dell’opposizione Moscherini – questa amministrazione va a casa”. E Moscherini torna a parlare di Larghe Intese: “Più di una volta ho detto al Sindaco che per risolvere i problemi della città avrebbe dovuto aprire anche all’opposizione, alle larghe intese”. Larghe intese che alla fine “si sono costituite per mandarlio a casa”. Ed è proprio questo uno dei sassolini dalle scarpe che il primo cittadino ha voluto togliere dalle sue scarpe, puntando il dito contro il suo vice, Enrico Luciani. “Ha sempre criticato la possibile realizzazione delle larghe intese ed è stato lui a crearle per mandare a casa questa amministrazione”. Un’amministrazione che per Tidei “ha prodotto tanto e avrebbe potuto fare tanto altro per la città”. A cominciare proprio da questa mattina, quando all’aula Pucci si sarebbe dovuto celebrare il consiglio comunale che avrebbe dovuto approvare gli assestamenti di bilancio “importanti per il pagamento degli stipendi dei dipendenti di Hcs e per l’approvazione di 5milioni di euro per il pagamento di una prima parte dei debiti della holding”.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login