Zingaretti, ecco il bilancio 2014, scongiurato il default. L’opposizione: un bluff - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Zingaretti, ecco il bilancio 2014, scongiurato il default. L’opposizione: un bluff

Nicola Zingaretti lo definisce »il racconto dei numeri della paura e della speranza« ma si sente oggi »più sereno: ora, con l’avvio dell’iter del Bilancio 2014, il rischio crac è passato«. Insomma: il default non abita più qui, sembra dire il governatore del Lazio, che oggi, dopo una fase di concertazione con le forze politiche e le parti sociali, ha presentato le linee guida del documento economico regionale, che entro lunedì sarà approvato in giunta e che il Consiglio regionale dovrebbe licenziare già prima di Natale. Con lui il vicepresidente Massimiliano Smeriglio e l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore. Innanzitutto c’è la »paura«, quella di ritrovarsi sommersi dai debiti commerciali, 12 miliardi di euro. Dal decreto 35 del governo arriveranno nei prossimi mesi in questo senso 8,3 miliardi di euro, »uno shock positivo da quasi 1% di pil l’anno«. Ma questo ha un costo, imposto del resto dal governo stesso: l’Irpef salirà nel 2015 dello 0,6%. »Non ce la facciamo ad evitarlo – ha spiegato Zingaretti – anche perchè sono emersi ‘buchì non previsti ma l’obiettivo credibile è di scongiurare l’ulteriore aumento dell’1% sul 2016 previsto dal governo e ridurre la curva delle tasse dal 2017«, grazie anche a 500 milioni di risparmi sulla ‘macchina’regione lazio che diventeranno strutturali nei prossimi tre anni. L’aliquota ritoccata comunque, grazie a »una grande progressività« ha spiegato Sartore, avrà comunque un impatto »limitato«: chi sta sotto i 15 mila euro di reddito (un cittadino su tre) non ne sarà toccato, chi guadagna fino a 35 mila (sopra il 40% dei contribuenti) pagherà poco più di 3 euro al mese in più, mentre gli altri avranno un aumento tra i 10 e i 20 euro. Poi c’è la fase »della speranza«, quella in cui Zingaretti vede »l’avvio di una nuova politica economica regionale: siamo in grado di saltare il burrone e cominciare da subito a investire. L’obiettivo della crescita è più vicino rispetto a sei mesi fa«. In questo senso vanno i 50 milioni »di risorse vere« in più sullo sviluppo e in particolare sulla cultura (le cui risorse crescono del 48%), l’agricoltura (+40%) e soprattutto il turismo, con il 197% di fondi in più. Inoltre, la bozza di bilancio prevede 2,5 milioni di euro per le imprese nascenti o innovative, l’esenzione del bollo auto per tre anni per chi compra una macchina ecologica (elettrica o ibrida), e la possibilità di rateizzare i debiti fiscali regionali fino a 48 mesi contro gli attuali 12. Un Bilancio 2014 che però non piace affatto all’opposizione: »Zingaretti non ha spiegato nulla – il commento del capogruppo Pdl regionale Luca Gramazio – non c’è programmazione reale, solo uno spot. A parte i 5 milioni per le consulenze agli amici degli amici c’è l’aumento delle tasse«. »Zingaretti il bluff non si smentisce – ha incalzato il consigliere Pdl Giuseppe Cangemi – si raccontava in campagna elettorale come ‘nuovo iniziò ma è l’esempio della politica della sinistra, con una visione da centro di potere vecchio di decenni»

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