Bilancio, stop all’aula per assenza di atti. Proroga in arrivo - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio, stop all’aula per assenza di atti. Proroga in arrivo

Digital StillCameraDa una parte gli uffici che «lavorano alacremente» per controllare, uno per uno, i circa 250mila tra ordini del giorno ed emendamenti e dall’altro l’attesa per la proroga del prefetto che dovrebbe arrivare tra domani e mercoledì e scongiurare, per il momento, il rischio commissariamento. Con queste premesse si è aperta, oggi, la seduta dell’Assemblea capitolina per approvare le ultime due delibere propedeutiche e cioè quella sui servizi a domanda individuale e quella sul piano finanziario dell’Ama e per continuare la discussione sul bilancio previsionale 2013. Nella prima delibera, in particolare, si stabiliscono gli aumenti di alcuni servizi come le sepolture cimiteriali, i permessi Ztl e le autorizzazioni per aprire un nuovo centro commerciale. Ma il vero scoglio da superare sembra essere tutto regolamentare. L’opposizione, infatti, sostiene che tra la scadenza del termine massimo per l’approvazione del bilancio, e cioè il 30 novembre scorso, e la notifica con lettera del prefetto della proroga dei lavori, l’aula non si possa riunire. Il presidente dell’aula Mirko Coratti, al contrario, sostiene che «la convocazione è a oltranza e quindi non c’è nessun problema di tipo procedurale». «A breve arriverà la diffida affinchè non si prosegua l’attività dell’aula consiliare fino a quando non arriverà la lettera del Prefetto che contiene la proroga per l’approvazione del bilancio», ha annunciato oggi Gianni Alemanno seguito e appoggiato da tutti i capigruppo di centrodestra che hanno ribadito di aver «già informalmente reso noto alla maggioranza che non saremmo stati complici del proseguimento dei lavori dell’Assemblea in una data non legittimata dalla legge che prevede il termine ultimo del 30 novembre». Sempre critico con Marino Alfio Marchini: «Dovrà prendere atto che anche senza ostruzionismo è stato incapace di approvare il bilancio nei termini di legge. Chiederà una proroga di venti giorni che gli verrà concessa dal Prefetto il quale si assumerà con senso di responsabilità istituzionale l’onere di una decisione resa necessaria dall’irresponsabile approssimazione dimostrata anche in questa circostanza dal Sindaco». La lettera di diffida del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro dovrebbe arrivare tra domani e mercoledì e dovrebbe concedere una proroga che parte dalla data di notifica e può estendersi per venti giorni al massimo, un tempo sufficiente ad analizzare i 250mila tra odg ed emendamenti molti dei quali verranno dichiarati inaccettabili. Su queste premesse si innesta un’altra gatta da pelare e cioè la difficoltà per gli uffici di analizzare tutti questi documenti e trasmetterli, magari in formato elettronico, ai consiglieri. «Non sono stati ancora in grado di fornirci la pendrive con i circa 250mila tra odg ed emendamenti collegati al bilancio» ha spiegato il consigliere capitolino di Ncd Marco Pomarici. Al contrario, la maggioranza capitolina si è detta «determinata ad andare avanti e ad approvare in pochi giorni il bilancio 2013 per il bene di Roma». Una posizione rafforzata dall’appello dei parlamentari del Pd di Roma «al senso di responsabilità di fronte all’intera città, ma anche al fatto che, dietro l’angolo di una sessione di bilancio così critica si profila un impegno istituzionale che possa finalmente dare a Roma Capitale gli strumenti per superare le sue storiche e strutturali difficoltà finanziarie».

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