INSIDE/E il concorso dei manager? Brutte voci si rincorrono

Zingaretti lo aveva promesso, entro il 15 dicembre, quindi tra tre giorni, la sanità del Lazio avrà un nuovo management. Mission impossible,possiamo argomentare, visto che oggi si concludono – pare – i cosiddetti orali degli aspiranti direttori generali rimasti (pare 86). Usiamo i “pare” perchè non si sa nulla, per essere un concorso venduto all’insegna della trasparenza c’è fin troppa riservatezza. Ma la cortinas fumogena consente di pasticciare un po’, dicono gli irosi nei corridoi della Pisana. Gli esaminati raccontano dei colloqui oltre il limite del grottesco e dell’assurdo, irriferibili perchè consentirebbero di scovare la rapidamente la fonte, ma godibili. Ma pare che ci siano degli esclusi eccellenti con fior di curricula che non aspettano che di fare ricorso. Le gole profonde raccontano lo sconcerto di sicuri esclusi ancora in corsa, di personaggi discutibili inseriti a forza e di un anziano commissario con pochi titoli “bocciato” all’esame e richiamato a forza dopo la sfuriata del suo protettore politico.Ma le stesse fonti danno anche per scontato l’atterraggio di un preciso personaggio, oggi direttore generale in una Asl toscana, in una precisa Asl di Roma. Tutto fatto e concordato. Ci sono le carte, dicono. Vero, falso, verosimile. Giocano, dice un membro della commissione sanità della Pisana, mentre attorno si sta sfasciando tutto. Alla Asl Rmc hanno dovuto inviare un commissario straordinario nella figura dell’anziano ma sempre disponibile Petti perchè i facente funzione litigavano e la azienda era ingovernabile, a Frosinone trs corsi, ricorsi, Tar e Consigli di Stato non si capisce chi comandi, se il generale della Finanza Suppa o il dirigente anziano Vicano. Certo che così non si può andare avanti.