L’effetto Bergoglio sul turismo della Capitale, + 20% di presenze sudamericane
Si potrebbe definire l’effetto Bergoglio. Che, oltre a sollevare gli animi, incide anche sui flussi turistici. A Roma, secondo quanto spiega il presidente dell’Ebtl Giancarlo Mulas, «si registra il +20% di presenze di turisti dal’America Latina rispetto al 2012 e questo coincide con la motivazione che ha creato Papa Francesco». Nella Capitale, secondo le previsioni dell’Ente bilaterale del turismo a fine anno si raggiungerà, rispetto al 2012 complessivamente un +5,32% negli arrivi e un +4,80% nelle presenze. «Crescono molto di più gli stranieri – spiega Mulas – e questo è ascrivibile alla contrazione della capacità di spesa per il turismo per i cittadini del nostro Paese». L’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori commenta: «Vorremmo intercettare sempre più turisti che vengono dall’estero. Abbiamo dati positivi sugli arrivi dall’America Latina, che hanno già registrato un aumento del 20%, un dato che si stima essere molto legato all’elezione di Papa Francesco». E il vice-presidente della Regione Lazio sembra d’accordo: «Attraverso la leva dell’internazionalizzazione dobbiamo attrarre nicchie di nuovi turisti». Secondo i dati divulgati in occasione dei 20 anni dell’EBTL in Campidoglio, sono oltre 131.000 le camere ‘vendutè negli alberghi della Capitale per Natale 2013 (+0,54 rispetto al 2012), 300.000 la stima delle presenze (+3,81%) dei turisti. Quanto a Capodanno, si parla di 182.000 camere ‘vendutè (+0,55%) e 398.000 presenze (+2,84%), quasi 400 mila. Nell’occasione Leonori parla della creazione di uno o più Ostelli della Gioventù nella Capitale: «Dobbiamo trovare dei posti che siano adatti e lo faremo anche con la Regione perchè, individuando la location migliore. Abbiamo diverse ipotesi. Le esperienze degli altri Paesi ci dicono che c’è bisogno di avere un luogo in centro e poi altri ben raggiungibili perchè il pubblico è prevalentemente di ragazzi che devono poter raggiungere l’ ostello anche a tarda sera». Nelle intenzioni dell’assessore c’è anche quella di dedicare una percentuale della tassa di soggiorno (dal 5 al 10%) alla promozione turistica. «Noi avevamo chiesto il 10% in campagna elettorale – ha ricordato Roscioli -, ma seppure fosse il 5% reale sarebbe già un grosso successo».
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