Niente più sconti al Campidoglio, vigili, pronti a togliersi la divisa e a fermare le macchine - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Niente più sconti al Campidoglio, vigili, pronti a togliersi la divisa e a fermare le macchine

vigili_protesteVigili urbani sempre più «esasperati». Pronti a togliersi le divise e a lasciare le auto ferme per protesta. I caschi bianchi hanno deciso di non voler più fare sconti al Campidoglio. E oggi intanto per i romani è stata una giornata di caos, tra targhe alterne e lo stop alla metro B-B1, dovuto prima ad un guasto poi all’occupazione dei binari per una manifestazione di lavoratori. I ‘pizzardonì, dopo una due giorni di assemblee iniziata ieri, proprio in concomitanza con il via del provvedimento anti-smog delle ‘targhe alternè voluto da Palazzo Senatorio, annunciano battaglia. Un duello ‘in punta di dirittò con l’amministrazione di Ignazio Marino – rea di non volere aprire un confronto con i sindacati – da portare avanti già da domani e che vedrà anche una ‘protesta senza divisè e con auto ferme. Il tutto nel pieno rispetto dei regolamenti e delle norme che saranno d’ora in poi, promettono i caschi bianchi, applicate in maniera ‘pedissequà. «Il perdurare dell’incapacità – spiegano Cgil, Cisl e Uil – o assenza di volontà politica di elaborare un progetto configurato sulle priorità essenziali del corpo, rende inevitabile e doveroso strutturare l’azione sindacale secondo modalità letteralmente ed inflessibilmente aderenti alle leggi ed ai regolamenti vigenti». Dalle prossime ore al via al combattimento a suon di regolamenti: quindi inizio del turno di servizio nelle sedi dei gruppi e non direttamente ai semafori – questo causerà inevitabilmente ritardi visto che i vigili dovranno raggiungere poi i posti di lavoro a piedi o con bus e metro -, le auto non verranno utilizzate se non in condizioni di efficienza meccanica o igienica dell’abitacolo, le divise saranno indossate «a condizione che i diversi capi che la compongono siano stati effettivamente forniti dall’amministrazione e non acquistati a spese degli operatori», «non si svolgeranno turni di servizio in orari difformi da quelli stabiliti», «non si svolgeranno più servizi che espongano il personale a rischi supplementari per la propria incolumità a causa della carenza di organico e/o per inadeguatezza organizzativa». Ma intanto oggi è stata una giornata nera per i romani. Ancora una mattinata di caos senza vigili nelle strade della Capitale e nessun controllo per le ‘targhe alternè – oggi il divieto di circolazione riguardava le pari. I caschi bianchi, riuniti dalle 7 alle 9 in assemblea per il secondo giorno consecutivo, hanno mandato in tilt con la loro assenza il traffico della Capitale. Code e rallentamenti in via Salaria, via Cassia, via Flaminia, via Trionfale, via Appia Nuova, sulla tangenziale est e in zona San Pietro. E a questo si è aggiunto anche lo stop delle due linee metropolitane B e B1 a causa di black out elettrico nel cantiere della stazione Jonio in costruzione – il salto di tensione ha messo in ginocchio il sistema di segnalamento. Il servizio è stato bloccato totalmente per circa 20 minuti per poi riprendere parzialmente solo tra Castro Pretorio e Laurentina e tra Monti Tiburtini e Rebibbia. Poco prima di mezzogiorno, invece, alcuni manifestanti di una ditta di pulizie hanno occupato i binari della stazione Garbatella, bloccando la metro B e la ferrovia Roma-Lido. E disagi per i cittadini non sembrano avere fine: lunedì prossimo, 16 dicembre, è stato indetto uno sciopero tra i lavoratori Atac e Roma Tpl. A rischio nella Capitale per tutta la mattinata metro, bus, tram e ferrovie regionali

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