Commercianti, "assedio" al Campidoglio. "No al piano tavolini": tensioni e traffico in tilt - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Commercianti, “assedio” al Campidoglio. “No al piano tavolini”: tensioni e traffico in tilt

Chiusi molti negozi delle piazze del centro storico per l'intera giornata. Manifestazione dei negozianti intorno a piazza Venezia. Occupate per lunghi minuti piazza Venezia e via dei Fori Imperiali. Traffico in tilt

manifestTensione all manifestazione dei commercianti. Dopo ore di sit-in, blocchi stradali, slogan e mini cortei c’è stato un contatto tra le forze dell’ordine e i manifestanti che sono stati respinti mentre tentatvano l’ennesimo “assedio” sulla piazza del Campidoglio. Una donna anziana è rimasta lievemente ferita e poi accompagnata giù dalla scalinata del Campidoglio sottobraccio ad un agente. Portato via l’uomo che le faceva da scudo, rilasciato dopo pochi minuti. Tutto era cominciato prima delle 11 dal Pantheon con la serrata degli esercenti contro i piani di massima occupabilità del Comune di Roma. Molti locali che affacciano sulla piazza sono chiusi così resteranno tutto il giorno. Ma i negozianti sono anche scesi in piazza: con fischietti e pettorine rosse sono giunti dalle piazze del centro storico dietro agli striscioni con gli slogan ‘Chiudere oggi per non chiudere domani per sempre’. ‘Corsetti+Gasperini+Bordoni=500 famiglie sul lastrico’. Dalla Rotonda si sono poi mossi verso piazza Madonna di Loreto, a pochi metri della scalinata che porta al Campidoglio, “Siamo tanti- spiega Claudia dell’omonimo locale in piazza della Rotonda- oggi chiuderanno circa seicentocinquanta esercizi tra quelli di piazza Navona, Pantheon, Campo de’ Fiori, Trastevere, Fontana di Trevi”. Insomma, tutto il Centro. “Siccome in Italia mancano posti di lavoro- ironizza il titolare della Taverna Parione- è così’ che pensano di crearli”. In testa, uno striscione col simbolo della Repubblica con la scritta ‘Fondata sul lavoro’ cancellata. Ad aspettare gli esercenti, un altro gruppo già in piazza. I manifestanti hanno poi occupato piazza Venezia bloccando il traffico e chiesto un incontro con il sindaco Ignazio Marino. Il primo cittadino ha accettato l’invito chiedendo però ai negozianti di liberare immediatamente la strada. A quel punto i manifestanti sono rientrati al presidio per poi tornare nuovamente però a pressare il Campidoglio. Davanti all’ingresso del Museo del Vittoriano sono stati bloccati da un cordone delle forze dell’ordine serrato davanti alle camionette che impediscono l’accesso a Palazzo Senatorio. Incessanti le urla “Vogliamo lavorare”, il rumore di pentole e i fischietti dei manifestanti, nonostante gli inviti a mantenere la calma da parte dei leader delle associazioni di categoria.  manifestanti hanno anche occupato più volte via dei Fori Imperiali. In tilt il traffico nella zona. Ma dicono: “Da qui non ce ne andremo finché non avranno ritirato il provvedimento”. Poi, dopo l’atteso incontro nel corso del quale l’Amministrazione avrebbe proposto una sospensione del piano a partire dal 1 gennaio per 60 giorni, si è scatenata la tensione con i commercianti affatto intenzionati a lasciare la piazza e le forze dell’ordine impegnate nel respingerli. “Vogliamo l’annullamento del provvedimento, non un suo stop temporaneo” gridano ancora.

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