Una nuova vita per il Forte Bravetta, simbolo dei valori della Resistenza romana - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Una nuova vita per il Forte Bravetta, simbolo dei valori della Resistenza romana

bravettaMonumento di eccezionale valore storico ed architettonico e capolavoro di architettura militare, il Forte Bravetta, situato nel territorio del XII Municipio all’interno della Riserva Regionale della Valle dei Casali non rappresenta per Roma e per i Romani soltanto una delle numerose aree verdi della Capitale nella quale è possibile trascorrere del tempo all’aria aperta, ma è anche simbolo e memoria di importanti avvenimenti storici, tra cui alcuni decisamente tragici. Costruito dai Savoia per difendere la città dai Francesi, infatti, fu anche lo scenario in cui si svolsero alcune delle esecuzioni ordinate in epoca fascista, in cui persero la vita protagonisti della Resistenza italiana, come Giuseppe Morosini, Guido Rattoppatore ed Enzio Malatesta. Nonostante la sua indiscussa importanza dal punto di vista storico e monumentale, ad oggi il Forte Bravetta non è ancora fruibile pienamente dai cittadini e l’iter per la sua acquisizione come patrimonio del Comune di Roma, iniziato nel 2009 con il decreto Tremonti sulle caserme e portato avanti attraverso vari atti votati dal Municipio XII, non è stato ancora completato. L’apertura al pubblico, poi, avvenuta nel 2011 grazie all’impegno del Comitato Forte Bravetta e di tutta la cittadinanza- 2.000 le firme raccolte a questo scopo- è ancora parziale, in quanto al momento è possibile fruire
dell’area monumentale solo in orari prestabiliti attraverso visite guidate gratuite. Il problema più grande, però, rimane senza dubbio quello della riqualificazione del Forte, per il quale non è stata ancora stabilita una vera e propria destinazione. Una soluzione in tal senso, tuttavia, arriva dal Consiglio del XII Municipio che, lo scorso 29 novembre, ha approvato un ordine del giorno in cui viene chiesto il completamento dell’iter di acquisizione e la creazione di un apposito Comitato scientifico il quale, nell’arco di dodici mesi, possa elaborare un progetto esecutivo sull’area e individuarne una destinazione, anche con la partecipazione delle istituzioni e dei cittadini. L’obiettivo principale è quello di promuovere iniziative socio culturali volte non solo alla valorizzazione del Forte ma anche alla rivalutazione dei temi ad esso legati, come la Memoria e la conoscenza dei valori della Resistenza, specialmente quella romana. Come affermano infatti i Consiglieri Alessia Salmoni (Lista Civica per Marino e Presidente del Consiglio XII Municipio) ed Elio Tomassetti (Partito Democratico), primi firmatari dell’ordine “L’atto votato va nella direzione di una riqualificazione storico-sociale del monumento, ed il nostro intento è anche quello di fondere il patrimonio storicoculturale del Forte con le bellezze ambientali e metterli al servizio non solo del quartiere, ma dell’intera città, affinché diventi un luogo di tutti”. Parole, queste, che accendono una speranza sul futuro del Forte Bravetta, luogo simbolo della storia italiana del Novecento, a cui Roma vuole e deve donare una nuova vita. Filippo Gesualdi

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