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Opera di Roma caos, la prima “va” ma con una base registrata

operadCaos all’Opera di Roma, la prima si fa ma accompagnata da una base registrata. Il lago dei Cigni, sì. Il lago dei Cigni, no. Il punto interrogativo è stato sciolto. La prima dello spettacolo prevista ieri sera al Teatro dell’Opera si è fatta. Malgrado l’opposizione di musicisti e sindacati i ballerini si sono esibiti su una base registrata.

Ieri la protesta di una ventina di musicisti: spartiti e strumenti alla mano, hanno dato fiato alle note del Nabucco in Piazza del Campidoglio contro l’ipotesi di ridimensionamento dell’ente previsto dalla legge Bray. Poche ore più tardi, l’annuncio dei tre sindacati Slc Cgil, Fials Cisl e Libersind Confsal: “Bloccheremo sine die tutte le produzioni” a cominciare proprio dallo “sciopero” indetto per stasera. A spingere alla decisione, le dichiarazioni di Ignazio Marino, favorevole al ricorso del teatro al prestito per le strutture in difficoltà previsto nella stessa legge.

Ma il corpo di ballo non ci stava. “Lo spettacolo potrà andare in scena con una base registrata”, ha spiegato nel pomeriggio-

Il primo ballerino del Costanzi Alessandro Tiburzi (delegato Uilcom). “Anche noi siamo preoccupati per il futuro del Teatro, ma è anche vero che c’è già un incontro fissato con il sindaco per il prossimo 10 gennaio e in quella sede discuteremo. In questi tempi di crisi bisogna lavorare, dare un segnale di rispetto al pubblico che ha pagato per godere dello spettacolo. I problemi li dobbiamo risolvere fuori dal palcoscenico”. In serata l’inedita soluzione

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