Rifiuti a Roma, alla fine a pagare saranno quei poveri maiali - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rifiuti a Roma, alla fine a pagare saranno quei poveri maiali

Cassonetti stracolmi  E alla fine a pagare saranno quei poveri maiali e il loro padrone. Immortalati nella foto che ha fatto il giro del mondo, a grufolare tra i cassonetti e i rifiuti di una strada della periferia romana. Una immagine truffa, una situazione costruita ad arte per dare della città eterna e della sua amministrazione una immagine distorta e negativa. Il Campidoglio si vendica, arriveranno “sanzioni”. Quella dei rifiuti è una emergenza grossa e pare che il sindaco Marino e i suoi collaboratori vivano sulla luna. Oggi l’hanno sc operta, consiglio d’urgenza, cinque milioni stanziati per evitare che dopo capodanno la città venga soffocata dai rifiuti. Ma non solo, Marino primo e Marino seconda (l’assessore) stanno studiando i curricula dei futuri manager dell’Ama, per garantire un futuro più rassicurante per la città almeno dal punto di vista della gestione dei rifiuti. Marino pensa di essere ancora nell’ambiente universitario, in base ai curricula potevano rimanere i dirigenti di prima, con una limatina agli stipendi. La scelta è politica, non c’è un concorso con delle regole da rispettare. Qualiu requisiti deve avere un membro del cda dell’Ama? Deve conoscere la città, il ciclo dei rifiuti, deve sapere amministrare, deve essere onesto. L’ultimo passaggio non emerge dal curriculum. E intanto passa il tempo, Malagrotta non è ancora stato digerito e il futuro è grigio. Ma Marino promette: controllerà personalmente che i rifiuti il primo dell’anno vengano tolti di mezzo. Soprattutto in periferia. Complimenti.

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