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Per la Giornata della Memoria un libro su una Calabria sconosciuta che si declina al femminile

Libro-IantoscaCome è cambiato il ruolo della donna nella ’ndrangheta dai primi del Novecento a oggi? È davvero solo vittima? Da questa domanda prende le mosse il libro di Angela Iantosca, “Onora la Madre. Storie di ‘ndrangheta al femminile” (Rubbettino) che mette in luce come le donne, sempre più, tirano i fili della ’ndrangheta, sostituendo gli uomini in caso di loro assenza, educando i figli ai valori cardine dell’associazione.

Quello che si compie è un viaggio in quella Calabria sconosciuta che si declina al femminile, attraverso i documenti, i riti, le tradizioni, la fede, le parole dei pm, degli storici, della gente, per arrivare ad affermare che la donna, da sempre, è asse portante di una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo.

Il libro è il primo ad occuparsi interamente della figura femminile nella organizzazione che, contrariamente al sentire comune, è da sempre parte attiva, come le ultime inchieste stanno confermando. Ma non sono solo le storie delle donne dentro a trovare corpo. Nel saggio si analizzano anche le storie delle donne che hanno deciso di uscirne, cominciando a parlare, dimostrando così che le donne possono essere davvero un elemento di rottura rispetto ad una organizzazione che sembra inattaccabile, monolitica, per quel suo doppio legame (interessi economici e famiglia) che da sempre la rende l’organizzazione più potente al mondo.

Il libro verrà presentato in occasione della Giornata della Memoria il prossimo 27 gennaio alle ore 17, presso il “CASC”, Circolo Culturale Banca d’Italia in via del Mandrione 190 a Roma.

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