Marino: Daniele Fortini nuovo presidente e Ad dell’Ama. E’ già indagato dalla Corte dei Corti? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Marino: Daniele Fortini nuovo presidente e Ad dell’Ama. E’ già indagato dalla Corte dei Corti?

FORTINIFortini, attuale presidente di Federambiente, sarà il nuovo presidente e Ad di Ama. Dopo il ritiro di Ivan Strozzi, secondo quanto si apprende, il manager Fortini, che ha gestito anche l’Asia. l’azienda che si occupa dei rifiuti a Napoli, è stato scelto dal sindaco di Roma Ignazio Marino con il ‘metodo curriculà e andrà alla guida della municipalizzata che si occupa dei rifiuti nella Capitale. Fortini era a Napoli dal 2008. Aveva lavorato con la giunta Iervolino e ha continuato a collaborare con De Magistris. Fortini è anche presidente di Federambiente dal luglio del 2005. è stato consigliere delegato della Publiservizi di Firenze e dirigente di Confservizi-Cispel Toscana. Fa inoltre parte di numerosi organismi tecnico-consultiviistituzionali del settore ambientale. Da vent’anni impegnato nel mondo delle utilities inaziende dei settori del gas, dell’acqua e dei rifiuti, è stato vicepresidente di Fiorentina Ambiente, consigliere dell’Agenzia regionale toscana per l’ambiente e sindaco di Orbetello. È anche presidente di Iswa Italia, la sezione italiana dell’International Solid Waste Association che riunisce circa 1.100 tra organizzazioni di gestori del ciclo dell’igiene urbana e soci individuali di oltre settanta Paesi di tutto il mondo. «Abbiamo individuato nella persona di Daniele Fortini, presidente di Federambiente e attuale Ad di Asia, Azienda Servizi Igiene Ambiente Napoli, la professionalità più adeguata a garantire il rilancio di Ama, l’Azienda Municipale Ambiente di Roma Capitale». Lo affermano in una nota congiunta il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore capitolino all’ambiente, Estella Marino. «I capisaldi della nostra strategia sono chiari – aggiunge il comunicato – no alla costruzione di termovalorizzatori, innalzamento della raccolta differenziata in città al 65% entro il 2015, realizzazione ed avvio di impianti biodigestori anaerobici. Con la chiusura di Malagrotta, realizzata dopo oltre 30 anni e nonostante le perplessità di quanti pensavano di continuare a gestire i rifiuti a Roma riempendo una discarica finita nelle cronache giudiziarie, ora la priorità del sindaco, e di tutta l’amministrazione comunale, è esercitare un forte ruolo di indirizzo pubblico nella gestione del ciclo dei rifiuti. Questa amministrazione, infatti, intende tutelare innanzitutto l’interesse collettivo, quindi sottolineiamo ancora una volta come a monopoli privati non se ne potranno sostituire altri della stessa natura nella gestione dei rifiuti. Infine, rivolgo un ringraziamento particolare al sindaco e al vicesindaco di Napoli, rispettivamente Luigi de Magistris e Tommaso Sodano per la loro disponibilità che ha reso possibile l’arrivo nella Capitale di Daniele Fortini». Ma c’è un possibile colpo di scena: “Ci complimentiamo con Ignazio Marino per la scelta di Daniele Fortini a presidente e amministratore delegato di Ama – spara un comunicato di Sveva Belviso, capogruppo Ncd di Roma Capitale – Se le notizie disponibili in rete fossero confermate, se non si trattasse di un improbabile caso di omonimia, ebbene dopo Strozzi indagato per traffico di rifiuti anche la nomina di Fortini si annuncia non priva di fascino e di originalità: Fortini è infatti indagato a Napoli per un’ipotesi di danno erariale di ben dieci milioni di euro”. “La vicenda riguarda la gestione dei rifiuti in capo all’azienda napoletana Asia – prosegue Belviso – Fortini è accusato di aver assunto illegittimamente 350 persone, e la magistratura contabile gli ha mosso pesantissime contestazioni. Le assunzioni, secondo i magistrati, sono avvenute in chiara ed aperta violazione di tutte le regole che ormai vincolano la gestione delle finanze degli enti. In breve: i 350 operatori ecologici, provenienti da varie imprese legate alla raccolta dei rifiuti. Che non potevano e non dovevano essere assunti. Averli letteralmente traghettati in Asìa oggi è stato come ignorare tutte le norme poste a tutela della finanza pubblica, come anche i segnali di allarme e le perplessità pure espresse dal collegio sindacale che richiamava l’ obbligo di rispettare i vincoli per le assunzioni previste per gli enti locali. Ecco ci chiediamo: ma Marino non si vergogna? E soprattutto: vista la sua inadeguatezza, quando si dimette?”.

 

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login