Pd nel Lazio, sfida a tre, scade il termine per le candidature
Si conosceranno solo lunedì i nomi degli aspiranti alla poltrona di segretario del Pd Lazio. Stasera è scaduto il termine ultimo della presentazione delle candidature: subito dopo si riunirà la Commissione regionale per il congresso che vaglierà la regolarità della documentazione presentata dai candidati e lunedì mattina comunicherà i nomi che concorreranno all’elezione. Il nome del segretario che succederà ad Enrico Gasbarra si conoscerà il 16 Febbraio. Tre le candidature in campo: quella della deputata romana Lorenza Bonaccorsi, renziana di ferro; quella di Fabio Melilli, ex presidente della provincia di Rieti di area dem e renziano dell’ultima ora; e infine, sorpresa dell’ultima ora, un civatiano, Marco Guglielmo, consigliere di Albano laziale. Essendo tre i nomi, non si faranno assemblee di circolo e i circoli non dovranno votare. Si andrà direttamente al 16 febbraio. È dunque assente la componente bersaniana da queste elezioni, anche se probabilmente quei voti confluiranno parte su Bonaccorsi e parte su Melilli. Il segretario uscente Gasbarra ha rivolto ai tre candidati «un sincero augurio per una sfida importante e che, sono certo, conoscendoli sarà all’insegna del confronto sulle idee con la speranza che come è accaduto anche nelle primarie che due anni fa mi hanno eletto segretario, il Pd del Lazio riesca ad anticipare i grandi temi del dibattito politico ed istituzionale nazionale». Il deputato del Pd Angelo Rughetti, coordinatore della mozione Renzi nel Lazio, si è tirato fuori dalla corsa e si augura che «la competizione elettorale sia leale e rispettosa e non vengano riproposte le divisioni già viste a Roma e poi l’8 dicembre». Rughetti fa anche un endorsement a Melilli: «Ha la capacità, la sensibilità e la solidità necessari per guidare il Pd». Poi la stoccata: «Renzi non sia usato come un marchio», forse un messaggio a chi ragionando sugli equilibri locali vedrebbe naturale puntare sulla renziana tout court Bonaccorsi visto che segretario cittadino è il cuperliano Lionello Cosentino. «Renzi oggi non è una parte del Pd ma il segretario del Pd che ha interesse a vedere un partito solido ed unito. Faccio un in bocca al lupo a tutti i partecipanti», ha aggiunge Rughetti. Tra le novità per l’elezione del nuovo segretario, la riduzione del 50% del numero dei componenti dell’Assemblea, che passa a 200 membri. Tutte le candidature devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell’Assemblea regionale uscente, o da un numero di iscritti compreso tra 150 e 500, distribuiti in almeno la metà delle Federazioni provinciali del Lazio.
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