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Memoria, studenti incontrano i sopravvissuti. A San Giovanni e a Prati scritte antisemite

Via dall'Auditorium alle celebrazioni per commemorare la tragedia dell'Olocausto. Nella struttura di Renzo Piano i ragazzi delle scuole con il sindaco Marino, il ministro Kyenge e Sami Modiano. Due fermati per gli insulti sui muri di Roma

shoaSono iniziate dall’Auditorium Parco della Musica le iniziative romane per la commemorazione della Shoah, che dureranno fino all’11 febbraio. Ma sulla capitale pesa ancora l’offesa delle tre teste di maiale indirizzate alla comunità ebraica. “Una miserabile provocazione” per il Capo dello stato Giorgio Napolitano che ha voluto subito affrontare l’argomento, appena presa la parola nel corso della cerimonia che si è tenuta nel Salone dei Corazzieri al Quirinale. “Gli autori, che spero possano essere rapidamente individuati, di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi, non hanno nulla a che vedere con Roma e i romani che, per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà ed in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo” ha detto. Gli insulti verso la comunità ebraica però non si fermano. Questa mattina sui muri di un palazzo tra via Gallia e via Saturnia, nel quartiere San Giovanni, sarebbe apparsa una nuova scritta – “Pacifici boia” – stavolta contro Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma. Altre scritte antisemite sono apparse invece sui muri di circonvallazione Clodia tra il civico 36 e l’86. In particolare si legge: “Pacifici boia”; “Juden Boia”; “Sharon infame”, “Olocausto menzogna” e portano la firma di “Militia”. Due uomini di 33 e 47 anni sono stati fermati e denunciati per istigazione all’odio razziale. Uno dei due appartiene proprio al movimento di estrema destra Militia. L’altro era stato indagato nell’inchiesta sul sito nazista Stormfront. L’amministrazione capitolina, il sindaco Ignazio Marino e l’assessore capitolino alla Scuola, Flavia Cattoi, hanno invece celebrato il Giorno della Memoria insieme alle scolaresche che hanno partecipato al viaggio ad Auschwitz e Birkenau lo scorso ottobre. Con loro anche il ministro per l’integrazione Cècile Kyenge: ” Abbiamo l’imperativo morale e anche l’obbligo – ha dichiarato Kyenge – di non dimenticare mai e cercare di metterci nei panni di tutti quei milioni di ebrei che furono sterminati. Ricordare come una ideologia violenta, irrazionale e immorale possa spingere uomini a commettere crudeltà inaudite. Ricordare perché non accada mai più”. Protagoniste della manifestazione, sono state soprattutto le testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento, Piero Terracina e Sami Modiano con la sua compagna di vita Selma. “Io vorrei, ragazzi – ha dichiarato Modiano – che i vostri occhi non vedessero mai quello che hanno visto i miei occhi in quel campo, morte e sterminio. I gesti di antisemitismo di questi giorni non li accetto. Perché io sono ebreo ma sono anche un italiano e sono fiero di esserlo perciò quello che è accaduto non offende solo me o gli ebrei ma tutti gli italiani”. “Il nostro compito – ha aggiunto Terracina – è trasmettere a voi giovani questo ricordo. La memoria è come un filo che lega passato e presenre, è proiettata nel futuro e condiziona il futuro. Soltanto se voi darete memoria di questi fatti possiamo sperare che non si ripeta”. Poi due studentesse, Stella de Luca, del liceo scientifico Cannizzaro, e Elena Pompapacchi, del liceo classico Tasso, in rappresentanza di tutti i partecipanti al viaggio della Memoria, hanno condiviso le loro emozioni rispetto alla visita ad Auschwitz e Birkenau. Viaggi che, ha assicurato Marino, continueranno. Infine, la proiezione del docufilm “L’amore dopo la tempesta” girato e diretto, e presentato per l’occasione, dal giornalista Rai Roberto Olla, dedicato al sentimento fra Modiano e Selma. “È fondamentale che il nostro paese ricordi. La memoria rappresenta quei bastoni su cui costruire il futuro. È importante farlo qui, con i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole, con i quali abbiamo viaggiato lo scorso autunno visitando i luoghi della cosiddetta soluzione finale, i luoghi dello sterminio – ha detto il primo cittadino che ha poi ricordato gli episodi di questi giorni: E”‘ importante farlo perché purtroppo ancora oggi ci sono persone dalle teste vuote che negano o banalizzano la storia, insultano e offendono non la comunità ebraica di Roma ma la nostra capitale e l’Italia. Queste persone vanno isolate perché vi sia rispetto per la dignità di tutti, al di là di qualunque tipologia di differenze”. Intano alle 17.30 da da piazza dell’Esquilino per concludersi a via degli Zingari partirà la fiaccolata per gli stermini dimenticati (rom, sinti, camminanti, omosessuali, transessuali, disabili, Testimoni di Geova). Un’iniziativa a cui ha deciso di aderire anche il I municipio che oggi, convocato in seduta straordinaria aperta alla cittadinanza, ha aderito formalmente alla celebrazione del Giorno della Memoria ospitando le testimonianze di Elvira Di Cave (Assessore alla Memoria della Comunità Ebraica), di Ugo Ailardi (archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), di Antonio Parisella (Presidente Museo di Via Tasso), di Massimo Converso (Opera Nomadi), di Andrea Maccarrone (Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli), Silvia Cutrera (Agenzia per la Vita) e di Vito Francesco Polcaro (A.N.P.I. Roma), come dichiarano, in una nota congiunta, Tommaso Giuntella (Capogruppo PD) e Mauro Cioffari (Capogruppo SEL).

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