Quello strano conflitto tra regione e una delle “eccellenze”della sanità laziale - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Quello strano conflitto tra regione e una delle “eccellenze”della sanità laziale

sala_operatoriaSiamo ormai alla “guerra totale” tra Fondazione Santa Lucia Irccs e Regione Lazio. È vergognoso che una struttura di eccellenza  venga irrisa e messa alle corde senza che nessuno senta la necessità di chiarire i ruoli di competenza. Mentre vengono effettuate riduzioni di tariffe e tagli al budget i vertici della Fondazione, assieme alle organizzazioni sindacali, vengono convocati ad un tavolo per negoziare (e su questo non c’è nulla da discutere) ma poco prima si chiede di firmare con la ASL competente per territorio, la Roma C, un accordo capestro con cifre stabilite in base a dinamiche amministrative “illegittime” come già sentenziato dal TAR del Lazio e dal Consiglio di Stato. E’ un conflitto che dura da anni, senza soluzione di continuità. Uno strano conflitto, visto che a leggere le carte conflitto non ci dovrebbe essere.

Va ricordato innanzitutto che l’istituto è conosciuto in tutta Italia, apprezzato in Europa e nel mondo, e che richieste di ricovero vengono da tutto il paese perchè il Santa Lucia, a differenza di altri, sa dare risposte di qualità. Non c’è personaggio “eccellente” sul piano della vita pubblica nazionale, politica, economica, culturale, che non abbia bussato una volta alla direzione dell’Istituto chiedendo aiuto, a cominciare dal presidente della Repubblica Napolitano per la moglie Cloe (qualcuno durante la giunta Marrazzo tentò di affermare che il ricovero della signora poteva configurarsi come ricovero improprio, ma nessuno osò metterlo per iscritto); ad ogni campagna elettorale i candidati alla  Regione, come, al Comune, allaCamera e al Senato si recano in pellegrinaggio alla Fondazione, visitano la struttura, benedicono personale e ricoverati e promettono pieno sostegno. Promessa puntualmente dimenticata (vero Zingaretti?) il giorno dopo lo spoglio. Come non ricordare la foto apparsa su tutti i quotidiani romani di Renata Polverini con in dosso la maglietta con la scritta “Giu’ le mani dal Santa Lucia”?   I vertici dell’Istituto ci hanno fatto l’abitudine a vivere in trincea. Ma pare abbiano detto basta. L’appello è ora rivolto alla Procura della Repubblica, certi che scenderà in campo in difesa dei diritti dei cittadini, degli operatori sanitari e degli utenti. Ci aspettiamo che a Piazzale Clodio qualcuno prenda in carico la pratica, consentendo ai dirigenti della Fondazione di buttare nel secchio della carta straccia quell’accordo capestro con la Regione Lazio. Il Corvo

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