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Salta il capo di gabinetto di Marino, Enzo Foschi paga per tutti

Intanto qualcosa si muove al Campidoglio, e non è detto che non sia cosa da disprezzare

foschi1Ufficialmente passa al partito, va ad integrare la squadra di Lionello Cosentino che lo ha espressamente chiesto al sindaco Marino. Ma non ci crede nessuno. Enzo Foschi, capo di gabinetto del sindaco, lascia il Campidoglio. Silurato, prima vittima sacrificale della guerra non dichiarata, ma senza quartiere, che si combatte in Campidoglio. Che figura per tutti. Che ipocrisia nelle dichiarazioni rilasciate dai protagonisti, tutte farcite di miele e di complimenti, di ringraziamenti per l’opera svolta, e di inconsolabile dolore per il contributo che viene a mancare. Hanno ragione le lingue biforcute dell’opposizione. Sembrano elogi funebri e Enzo Foschi non ce ne voglia. Ex consigliere regionale trombato, retrocesso a un ruolo di sfondo con la scusa che doveva “controllare Marino. I due non si sopportavano e la cosa di fatto è finita lì. Con la creazione della cabina di regia non c ‘era più giustificazione per quella presenza ingombrante e costosa (a proposito, con lo stipendio di Foschi si riparerà qualche buca o si pagherà qualche nuovo collaboratore bisognoso di ingaggio a spese della comunità?), quindi si è dovuta mettere in piedi la commediola Marino-Cosentino. Che se ne farà Lionello di Enzo Foschi, un mistero. Intanto qualcosa si muove al Campidoglio, e non è detto che non sia cosa da disprezzare. Il clima da resa dei conti, da ok Corral c’è. L’emergenza anche. Morganti scalpita per andarsene, Legnini (un altro esterno) tentenna di fronte ai reiterati inviti di entrare in squadra. Chi vivrà vedrà.

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