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LADISPOLI/ Assotutela: ‘Chiarezza sul progetto Eliambulanza’

eliporto-ladispoli«Un errore progettuale che ha dell’incredibile. A Ladispoli, si deve abbandonare una pista per l’eliambulanza e realizzarne una nuova, con 550 mila euro di spesa, perché la prima va ad interferire con il progetto per il nuovo stadio. Un episodio che lascia perplessi». Lo rende noto il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. «La notizia è di quelle che dovevano restare segrete – aggiunge – ma è incredibile pensare che il nuovo campo di calcio della cittadina del litorale romano, se realizzato secondo le previsioni di un precedente elaborato, avrebbe interferito con l’atterraggio dell’eliambulanza del 118, che ha la propria pista proprio nel posto in cui erano previste le tribune del piccolo stadio. ? una situazione in cui la realtà supera ogni fantasia e chiediamo a tutti gli attori coinvolti, comune, Asl Roma F, Ares 118, Regione, di chiarire tutti i passaggi della vicenda, a tutt’oggi veramente poco chiara», incalza Maritato. Ci può confermare, il sindaco Crescenzio Paliotta, se alla società che propose il primo progetto sono state imposte delle sanzioni, come sostiene il suo assessore ai Lavori pubblici? Vorremmo conoscere inoltre tutti gli atti relativi alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori, a cui hanno partecipato soltanto due società: la Elisicilia e la Tekno Consulting a cui, guarda caso, nel 2011 è stata affidata la gestione dell’elisuperficie. Come mai, accortisi dell’errore, tutti si sono affannati nel riferire che la vecchia pista era inaffidabile e pericolosa quando a noi risulta, essere stata dichiarata idonea al volo diurno e notturno dall’Enac nel 2007? E ancora, ci meraviglia la velocità con cui la Regione Lazio ha autorizzato il finanziamento di 1 milione e 600 mila euro, avente carattere di ‘somma urgenzà destinato a ‘eventi non previsti e imprevedibilì, quale sarebbe l’errore progettuale: il 29 luglio 2013 è arrivata la richiesta e il 2 agosto la delibera è stata approvata. Cose dell’altro mondo non certo procedure della Regione Lazio»

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