Badante o alter ego di Marino? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Badante o alter ego di Marino?

Alessandra Cattoi, storica collaboratrice di Marino, Assessore alla scuola, da gennaio è anche coordinatrice della giunta

marino_cattoiIn pochi mesi le hanno affibbiato tutte le definizioni possibili :  prima da « badante » del sindaco a « vicesindaco ombra » ; poi, dal gennaio scorso – quando Ignazio Marino l’ha nominata coordinatrice della Giunta – si è parlato di « s.o.s. tata » e di « baby sitter » della squadra di governo capitolina. Parliamo di Alessandro Cattoi, che il sindaco aveva già nominato, sei mesi fa, assessore alla scuola, alla famiglia e alle pari opportunita’. Chi l’ha in poca, o in minore, simpatia la chiama anche « la segretaria », cosa che in realtà lei non è per nulla. Anzi, se in Campidoglio c’è qualcuno che puo’ tener testa a Marino è proprio lei, sua collaboratrice da quindici anni, che a proposito del suo rapporto con il sindaco-chiurgo-marziano che guida la Capitale afferma di « capirsi al volo : lui sa che se la Cattoi dice che una cosa è importante è perché è importante davvero ». I due sono una vera « coppia di fatto », lei deve la sua carriera a lui e lui non fa un passo senza prima sentirla.

Alessandra Cattoi, 44 anni, due figli e un compagno, si è laureata a Bologna, poi si è trasferita in Francia dove è rimasta fino al 1999. Giornalista professionista, al ritorno in Italia ha lavorato per l’Istituto Mediterraneo dei trapianti di Palermo : qui l’incontro con Ignazio Marino, con il quale ha poi collaborato quando il chirurgo è rientrato in Italia dall’America e, entrato in politica, si è candidato a sindaco di Roma Capitale : la Cattoi, che a quanto si dice era stata fatta assumere da Marino all’ufficio stampa del Pd, ne ha coordinato la campagna elettorale guadagnandosi sul campo di galloni di persona affidabile, efficiente ed inflessibile sul lavoro. Quasi naturale il « premio » costituito dalla nomina ad assessore, anche se una delle poche « gaffe » conosciute di lei è una frase imprudentemente scritta sul suo sito Facebook dove, accanto ad una foto del Colosseo, aveva scritto « Uno dei (pochi) motivi per cui vale la pena di vivere a Roma ».

Adesso, come coordinatrice della Giunta, dice di essere « la semplice facilitatrice dei rapporti tra sindaco e assessori ». In parte è sicuramente vero, ma mentre con un qualsiasi rappresentante del sindaco si puo’ discutere o proporre una mediazione, con lei questo pare precluso in partenza ; è infatti scontato che lei trasmetta direttive che il sindaco ha già concordato con lei, e quindi « inappellabili ». Da questo punto di vista è quindi esatto che lei si limita a fare la « facilitatrice », senza possibilità di obizioni. Un ruolo che riduce l’importanza di altri personaggi capitolini, da Enzo Foschi, il capo della segreteria del sindaco peraltro già dimissionario, al vicesindaco Luigi Nieri, che fino ad oggi appariva come « l’alter ego » del sindaco marziano. Cosi’ il cerchio magico » di Marino si stringe sempre piu’, con l’obiettivo, visibilissimo, di sfuggire all’abbraccio del vecchio Pd che attraverso di lui  ha sperato, e forse spera ancora, governare Roma.  In attesa che anche nella Capitale si imponga il Pd targato Matteo Renzi. Carlo Rebecchi

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